Il compleanno di Alex Del Piero è sempre un evento festeggiato dal popolo juventino. 47 candeline per un asso del calcio italiano che ha vinto tutto con i colori bianconeri e non solo.
Per Alex Del Piero il tempo sembra non passare mai. Stesso sguardo dei giorni felici in campo, un altro compleanno in più da sommare. Sono 47 per lui, che dalla provincia veneta arrivò a dare un nuovo senso al calcio italiano, mettendo il marchio sul tiro a giro, dando alla Juventus di Marcello Lippi praticamente il meglio dei suoi anni.
Fu quello uno snodo importante della sua carriera, dopo l’esordio al Padova, lo “strappo” di Gian Piero Boniperti al Milan e i primi minuti già importanti con Giovanni Trapattoni. Il ragazzo era pronto, divenne titolare scalzando Roberto Baggio, mica uno qualunque.
Arrivò lo scudetto nel 1995, poi la Champions League l’anno seguente con Gianluca Vialli e Fabrizio Ravanelli in un tridente atipico. Quella coppa fu dominata in lungo e in largo, sono gli ottusi possono fare battute sul fatto di averla vinta ai rigori: il trionfo fu tutto juventino, meritatamente. Alex Del Piero e Marcello Lippi, il binomio per la Juventus proseguì con la Coppa Intercontinentale, la Supercoppa Europa, altri due scudetti e il primo grave infortunio, quello di Udine nel 1998.
La rinascita e il peso della responsabilità
Il post Udine fu particolare. Era arrivato Carlo Ancelotti nel frattempo, si ricamò eccessivamente sul fatto che segnasse solo su rigore. Poi si sbloccò e a Bari fece piangere l’Italia intera quando segnò e alzò le braccia al cielo.
Gli mancava il maestro, ma forse al maestro mancava uno come lui. Il ritorno di Lippi alla Juventus fu l’inizio di un nuovo sogno, lo scudetto del 5 maggio 2002 quello imprevisto ma non per questo meno bello, anzi. Ancora un altro scudetto, poi Fabio Capello e altri due scudetti, tra incomprensioni, pensieri di cessioni e il fatto che scosse tutto il mondo.
Juventus in Serie B, che si fa? Scelta per Alex Del Piero che appare naturale: restare, il capitano non lascia una nave che affonda. Resta e vince la Serie B, risale in Serie A e vince il titolo di capocannoniere. 21 gol come nel 1997-98, quando affianco aveva Pippo Inzaghi. Vince questa classifica dei bomber per la seconda volta di fila, strappando lo scettro ancora al suo amico David Trezeguet, anche in Serie B.
POTREBBE ANCHE INTERESSARTI >>> Conte e lo “scherzo” alla Juve
Da cui arrivava dopo un Mondiale vinto, particolare non da poco. E quando lasciò la Juventus furono naturali e spontanee le lacrime. Appaiono lontani quei tempi, il compleanno ora lo riporta al centro del mondo, ma per i tifosi bianconeri occupa sempre una porzione di cuore. Anche bella abbondante.