Il corto muso a Torino è una questione quasi… bipolare. Da una parte c’è una squadra che vince di misura le sue partite di Serie A, dall’altra chi si rammarica per una rete presa in più.
Il calcio italiano ha assunto nelle sue terminologie quelle del corto muso, a indicare praticamente la vecchia e cara vittoria di misura. Termine invece usato ai vecchi tempi, quando il calcio non era un bailamme e dove non era analizzata ai raggi x ogni singola parola di una conferenza stampa.
Il corto muso, però, è il linguaggio dell’ippica applicato al calcio, lo ha spiegato in una famosa arringa Max Allegri, che vantava l’esser concreti piuttosto che l’esser bellissimi, ma poco produttivi. Un concetto che nelle vittorie in Serie A della Juventus si rispecchia in pieno, partendo dall’ultima partita contro la Fiorentina, quando per sbloccarla c’è voluto solamente un guizzo di Juan Cuadrado quando tutto sembrava perduto.
Non è un caso che le vittorie in campionato della Juventus provengono dall’atteggiamento… a corto muso. La Juventus non ha mai vinto quest’anno in Serie A con uno scarto di due gol, non lo ha fatto in casa contro la Sampdoria, nemmeno nel campo dello Spezia. Per non parlare poi dello scontro diretto contro la Roma.
Dall’altra parte c’è rammarico
Non a caso abbiamo dimenticato di menzionare un’altra vittoria raggiunta dalla Juventus. Forse l’essenza del corto muso, ovvero vincere un derby di misura. In quel caso, il gol di Manuel Locatelli ha trafitto i sogni del Torino almeno di uscire imbattuto nel derby della Mole.
In effetti, il caso anomalo arriva proprio dal granata che soffre… il corto muso. Le sconfitte patite dalla squadra di Ivan Juric arrivano di misura, partendo da quella della prima giornata. In quel caso ci pensò l’Atalanta e un gol di Roberto Piccoli nel recupero a spezzare via la prima chance di andare a punti. Idem… quasi nella trasferta di sette giorni dopo a Firenze, la viola si è imposta per 2-1, il Torino segnò troppo tardi per azzardare una rimonta.
Dopo il derby, altra sconfitta di misura, stavolta in casa del Napoli. Vanja Milinkovic Savic nel primo tempo aveva parato un rigore a Lorenzo Insigne, nulla ha potuto poi contro Victor Osimhen. Alla decima giornata tocca al Milan vincere con un gol di scarto contro il Torino, a segnare e a prendere la scena è stato Olivier Giroud.
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Infine, la gara di sabato. Jacopo Sala, da fuori ruolo, ha scatenato la festa dello Spezia, che ha vinto per un gol di scarto contro i granata. Che dovranno trovare delle contromisure adeguate per questa strana sindrome.