È un novembre decisivo per la Juventus. Quattro partite in dieci giorni per Chiellini e compagni, partite che potranno essere già importanti per il futuro.
La Juventus 2.0 di Massimiliano Allegri ha nei prossimi incontri quasi il destino in mano. Il mese di novembre non è ancora concluso – anzi – e la ripresa del campionato porterà i bianconeri a dover decidere del proprio destino con quattro gare importanti.
Dopo i match contro Zenit in Champions League e Fiorentina in campionato, la pausa delle nazionali porterà altre indicazioni al tecnico bianconero. Sarà l’ultimo stop annuale per quanto riguarda la preparazione, poi Allegri avrà la rosa almeno fino a marzo a disposizione, salvo infortuni e ferie natalizie.
Proprio per questo, il tecnico sta insistendo sul far capire come quello di novembre sarà un mese decisivo per la Juventus, capendo se sia una squadra che possa puntare in alto (almeno la zona Champions), oppure un team che dovrà cercare di salvare il salvabile, in Italia e poi in Europa.
Non è un caso che al rientro ci sia già una partita che rappresenta un grande esame. Quella contro la Lazio non è una semplice sfida da tre punti, ma un incrocio pericoloso. Per la voglia di rivalsa di Maurizio Sarri, l’ultimo a vincere uno scudetto in bianconero e con tanto amaro in bocca. Reo di non aver cambiato il gioco di Allegri, di non averlo reso spumeggiante. E dopo due stagioni… ecco di nuovo il pragmatismo di “acciughina” contro il comandante in Serie A.
Gli esami non finiscono mai
Dopo la sfida del 20 novembre contro la Lazio di Sarri, la Juventus avrà altri incontri particolari. Tre da svolgere praticamente nell’arco di sette giorni con difficoltà crescenti, dipenderà tutto da come la Juve arriverà mentalmente ai match.
Anche un po’ stanchi dalla trasferta dell’Olimpico, si dovrà andare il 23 novembre sul terreno dei campioni di Europa del Chelsea. Battuto a Torino per 1-0 grazie a un gol di Federico Chiesa e a un catenaccio come unica arma possibile, viste le tante indisponibilità. Tornare all’antico anche a “Stamford Bridge” potrebbe essere una soluzione: l’Inter vinse una Champions giocando così in Inghilterra, la Juve potrebbe limitare i danni e confermare il primato del girone.
Ben diversa sarà la sfida del 27 novembre contro l’Atalanta, che per caratteristiche fisiche e tecniche gioca in maniera ben diversa. Una partita dove non mancherà l’agonismo e serviranno gambe lucide e tonache, contro l’Atalanta i ritmi saranno altissime e allo Stadium non ha timore reverenziale da un bel po’.
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Infine, nell’ultimo giorno di novembre la trasferta a Salerno. L’unico precedente in Serie A sorrise ai campani, che vinsero per 1-0 contro una Juventus che incappò in una annata davvero storta: era il 1999.