Morten Thorsby, l’ambientalista che salva… la natura e i compagni di squadra. La generosità del doriano sarà un pezzo pregiato del calcio mercato.
Sarà difficile trattenere Morten Thorsby alla Sampdoria. Perché lo scandinavo è un calciatore ormai a tutto tondo, un polivalente del centrocampo che persegue la via del… pulito. È un ambientalista convinto e queste caratteristiche sembra metterle in campo, nel non sprecare un pallone e nel sapere utilizzare per bene i suoi mezzi. Lo ha dimostrato nell’ultimo match contro il Bologna, la sua scivolata portò il pareggio per la sua Samp… con i tempi giusti e quasi in delicatezza.
Thorsby è un calciatore senza sprechi, giusto per richiamare ai suoi temi più caldi. Perché da ambientalista sa benissimo che bisogna rispettare la natura e gli ecosistemi, senza sforzare più di tanto. Lo dimostra anche in campo, piazzandosi sempre al punto giusto e cercando così la migliore soluzione.
Lo ha apprezzato Claudio Ranieri per la sua versatilità in campo, lo apprezza anche Roberto D’Aversa ben sapendo come il centrocampista sia una sorta di mosca bianca nel mondo del calcio. Con tanti estimatori alla finestra perché le prestazioni crescono e il cartellino comincia a farsi interessante: la scadenza al giugno 2023 permetterebbe anche un buon investimento. Senza svenarsi troppo come da abitudine sensata per molti in questo periodo particolare, con una decina di milioni di euro l’affare potrebbe già concretizzarsi già a gennaio?
Un mediano dai piedi puliti
Per Morten Thorsby, dunque, la nomea di ambientalista non è di certo un deterrente, anzi. Le società avrebbero in mano un calciatore intelligente, che non a caso si è fatto già promotore di alcune iniziative. Partendo dal suo numero di maglia, la numero 2 in “onore” dei due gradi centigradi stabiliti dall’accordo di Parigi. In molti hanno cercato maggiori informazioni su questo accordo proprio dopo aver saputo questa curiosità, i due gradi centigradi sono quelli che il pianeta potrà reggere per non incorrere in cambiamenti climatici dannosi.
Guai a superarli, così come guai a superare Thorsby che in campo si alza ben più di 2° C nell’andare a pressare i suoi diretti avversari, magari spiegando loro che l’ambiente… è sacro (almeno quello suo di riferimento in campo).
Il centrocampista è anche promotore dell’associazione no profit “We Play Green”, che si occupa del miglioramento globale e di attuare le best practies in materia ambientale. Temi di un certo peso per un calciatore cresciuto in Norvegia in mezzo alla natura, incontaminata e senza dubbio molto più rigogliosa e rispettata di quella del centro Europa.
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Non resta che aspettare quale sarà la prossima meta del mediano, dove potrà insegnare le buone maniere e proseguire nel suo percorso da ambientalista e da calciatore. La Sampdoria attende un’offerta congrua, avendo già memorizzato le buone pratiche in campo e non.