Ansia Juve, Dybala ancora frenato da un infortunio: i numeri ora destano preoccupazione.
Paulo Dybala tornava titolare in nazionale dopo due lunghi anni. Uno stop forzato dagli infortuni, dalla concorrenza altissima e da condizioni fisiche mai del tutto ritrovate. Nell’ultimo periodo però la Joya è tornata a splendere, trascinando la Juve fuori da una crisi nera. I gol e gli assist lo hanno iscritto nuovamente di diritto nella lista dei convocati di Scaloni, che ieri contro l’Uruguay lo ha gettato nella mischia.
Giusto il tempo di fornire un prezioso assist a Di Maria, che Dybala ha dovuto nuovamente lasciare il campo. E nella notte più nera che bianca, degli juventini in Sudamerica, si è fatto male anche Bentancur. Allegri è un ansia, anche per i continui stop, che ora, facendo due calcoli sono davvero tanti per la Joya.
In attesa di valutare l’entità del guaio muscolare, la Juve fa i conti con i tanti stop di Dybala. Al primo anno alla Juve restò fermo 31 giorni per un sovraccarico muscolare, mentre nella stagione successiva si blocco due volte. Prima per uno stiramento (un mese e mezzo di pausa), poi ancora una settimana per un problema all’inguine. Nella stagione 2017-18 noie muscolari alla coscia lo fermarono per circa 40 giorni, e nel campionato successivo ancora problemi.
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Si fermò per due volte, per un totale di 4 settimane. Anno 2019-20: arriva il Covid ma non si gioca, e poi 10 giorni ai box per noi muscolare. Il 2020 è invece l’anno nero. Sono 125 i giorni in cui l’argentino non prende parte ai lavori con il gruppo, prima per i consueti problemi alla coscia (47 giorni), poi per un affaticamento e poi per la lunga riabilitazione (3 mesi) a causa dell’infortunio al legamento collaterale mediale. Ancora 27 i gironi di pausa in questa stagione dopo le lacrime in avvio di campionato, e ora la sostituzione con l’Argentina. Dybala ha saltato in totale 50 partite da quando è bianconero, ed è rimasto fermo per quasi 365 giorni. Resta però un dato che fa riflettere. In questa stagione il suo rendimento è chiaro. Tre reti e un assist in due presenze in Champions, sempre 3 e altrettanti servizi vincenti in Serie A. Infortuni o meno, la Juve non può fare a meno della sua Joya.