Catalin Vulturar è il nuovo talento d’oro del Lecce. Una nuova fonte di plusvalenza per il club pugliese per un romeno già seguito dalle big di tutta Europa.
Un’altra lezione di scouting da parte del Lecce. La società pugliese grazie alle intuizioni di Pantaleo Corvino trova sempre grandi talenti in giro nell’est europeo. L’ultimo si chiama Catalin Vulturar, classe 2004, proveniente dall’Uta Arad. Dopo tre presenze nei professionisti in Romania, è arrivato a Lecce, dove sin da subito ha fatto parlare il suo piede finissimo.
È un regista che sa adattarsi, un elemento interessante che può già essere nel corso di questa stagione in Serie B. Ne è incuriosito Marco Baroni, che ha avuto modo di osservarlo da vicino, nonché c’è l’attesa dei tifosi del Lecce, convinti di avere in mano davvero un grande talento per il futuro del Lecce. Soprattutto in una zona nevralgica particolare, sapere che ci sono già nuovi talenti conforta un po’ tutti: il Lecce spesso a centrocampo sembra subire più del dovuto.
Così, si cerca già di mettere Vulturar nelle migliori condizioni per rendere al meglio, le stimmate del predestinato gli calzano a pennello, e il romeno di certo non ha paura di prendersi altre responsabilità.
Il guardiano ci vede giusto
Le quotazioni e gli interessi su Vulturar crescono rapidamente. Soprattutto da quanto il “The Guardian” ha inserito il centrocampista tra i migliori sessanta prospetti dei nati nel 2004. Una bella responsabilità che condivide con un italiano, il brianzolo Samuele Vignato.
Differenza di ruoli, però, tra i due calciatori di Serie B. il romeno non è un trequartista o comunque non è un elemento offensivo rispetto a Vignato, è più un calciatore da copertura. È un regista adattabile a tutti i moduli, può fare il metronomo quando il Lecce si schiera con una mediana a due, oppure essere una dinamica mezzala nel caso di modulo a tre.
In primavera ha giocato in entrambi i modi, non disprezzando di essere un prezioso verticalizzatore. Il suo lancio è prezioso per gli inserimenti degli attaccanti, ha una visione di gioco tale che sembra quasi giocare a occhi chiusi. Soprattutto non disdegna l’agonismo, lo si vede spesso impegnato sul portatore avversario di palla, andando in tackle senza lesinare impegno.
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Ora non resta che vederlo maturare, a Lecce sanno quanto Vulturar possa arrivare al massimo del suo potenziale. È un’altra scommessa vinta da Corvino, che a Firenze lasciò in eredità Dusan Vlahovic, e al ritorno a Lecce ha azzeccato un talento come lui e altri potenziali campioni. Non dimentichiamo, oltre a Vulturar, gli altri giovanissimi da osservare. Uno su tutti l’attaccante Pablo Rodriguez, classe 2001 ma già protagonista in serie cadetta con una decina di gol realizzati sinora.