Portogallo-Serbia è una sfida tra CR7 e Vlahovic. Solo uno andrà ai mondiali – almeno per il momento – l’altro dovrà passare per gli spareggi. Domani alle 20.45 una grande sfida tra squadre a pari punti.
Quella tra Portogallo e Serbia è una sfida decisiva per l’accesso ai mondiali. Gara decisiva per il passaggio diretto, le qualificazioni hanno regalato praticamente un duello quasi alla pari tra i lusitani e i serbi. Entrambi trascinati da uomini guida, qualcuno con anni di gloria, altri ancora con l’esperienza che sta arrivando man mano.
Il Portogallo ha la stella chiamata Cristiano Ronaldo, l’uomo a cui si può chiedere tutto in campo. La sua nazionale ha vinto Euro 2016, ma ha spesso alternato grandi prestazioni a competizioni affrontate con un po’ di sufficienza. CR7 proprio per questo ha chiesto ai suoi di alzare il livello, non è un caso che la nazionale giochi praticamente in virtù del suo campione. Ma è attesa anche ad altri exploit, ci sono i vari Bruno Fernandes e Joao Felix attesi alla piena maturità mondiale.
Maturità che la Serbia sta prendendo grazie al suo giovane centravanti. Quel Dusan Vlahovic che nella Fiorentina è esploso e nella sua nazionale si è preso tante responsabilità. Segnando tanti gol e portando praticamente quasi da solo la sua nazione a giocarsi la qualificazione ai mondiali.
Al momento stanno entrambe a quota 17 punti in testa al loro girone, è una gara davvero decisiva quella di domani sera.
Quella sfida che cambiò tutto
Dusan Vlahovic contro CR7 in trasferta. Il ricordo va al dicembre 2020, quando fu il serbo clamorosamente a trionfare contro il portoghese. La Juventus infatti cedette le armi in casa alla Fiorentina, e fu il serbo in migliore in campo. Che prese lo scalpo bianconero già dopo pochi minuti segnando un grande gol, e dimostrando all’asso portoghese che stava nascendo un nuovo campione.
Antitetico proprio rispetto a CR7 intanto per caratteristiche. Il centravanti della Fiorentina è un uomo che va a cercarsi il pallone se proprio non arriva, facendo salire decisamente la squadra e diventando un punto di riferimento importante lì davanti. Proprio per questo sia la Serbia che la Fiorentina privilegiano un calcio classico quando il pallone sta nei paraggi dell’area di rigore: meglio crossarla, perché Vlahovic è lì in agguato a colpire di testa.
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Il Portogallo invece grazie a CR7 preferisce il palleggio a tutti i costi. Non mancano i calciatori di qualità, da capire quanto tutto questo possa essere utile stasera. Perché la vittoria o il pareggio garantirebbero la qualificazione diretta al mondiale qatariota e ottenere punti è l’unico obiettivo. Da raggiungere anche con un gol “sporco” o di “rapina”, qualcosa che i lusitani abiurano ma non disdegnano: in fondo vinsero l’europeo con una rete di Eder quasi per caso.