Marco Silvestri si è preso con convinzione la porta dell’Udinese. Un elemento dimostratosi subito affidabile e che può concludere la carriera in Friuli.
L’addio di Juan Musso è stato già assimilato questa estate. Perché quando l’Udinese ha acquistato per circa due milioni Marco Silvestri dal Verona, si capì praticamente che il problema del portiere non sarebbe più esistito.
Fuori il giovane e ambizioso argentino, dentro il più esperto e motivato portiere proveniente dal Verona, che negli anni si è reso protagonista di grandi stagioni con il gruppo scaligero. Mantenendo sempre uno standard alto, per qualcuno agli inizi addirittura non era pronto per la Serie A, ma ha avuto il merito di fare ricredere anche i più scettici. L’unico errore è arrivato domenica, il pallone regalato a Mimmo Berardi grida vendetta.
La scuola italiana dei portieri, guardando Marco Silvestri, rimane comunque sempre la migliore. La scelta dell’Udinese è stata un po’ in controtendenza rispetto al modus operandi classico della società italiana, ma Luca Gotti voleva già un portiere pronto per il campionato. Con l’ex veronese si è andati sul sicuro, ha attraverso pochi chilometri per la sua nuova sede e non se n’è pentito di certo.
Una scelta anche familiare, perché ha avuto una bambina negli ultimi mesi ed era anche giusto non stressare la famiglia andando dall’altra parte dell’Italia: si può essere felici a pochi passi.
Quella di Marco Silvestri è stata una carriera in crescendo. Gli ultimi anni a Verona sono stati decisamente importanti. La promozione nella massima serie è arrivata grazie a tante sue parate, che mantennero praticamente in vita gli scaligeri sino alla promozione nei playoff contro il Cittadella.
Nel gioco di Ivan Juric, poi, divenne il primo baluardo che faceva alzare la squadra, in un gioco di grande pressing che doveva coinvolgere i tre difensori che aveva davanti. Un dato su tutti: Silvestri è stato il portiere meno battuto del girone d’andata guardando alla media dei tiri che subiva per due campionati.
Questo per far capire come il Verona ha potuto contare su un elemento dallo straordinario rendimento soprattutto nelle sfide più importanti.
A un anno dalla scadenza del contratto, la scelta di cambiare aria, anche le motivazioni stavano venendo meno e la scelta dell’Udinese è stata la migliore per tutti gli elementi già descritti. In bianconero si è subito ambientato, ben capendo come i centrali bianconeri hanno caratteristiche diverse.
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Non ci sono elementi che si staccano all’improvviso per fare le ali aggiunte, ma centrali tutti d’un pezzo che garantiscono buona solidità per vie centrali. Ancora può migliorare tutto il pacchetto difensivo, ma su Silvestri non ci sono dubbi: l’Udinese ha trovato davvero un gran portiere sul suo cammino.