In vista di Fiorentina-Milan, Italiano deve fare i conti con le assenze in difesa. Un precedente mette i brividi all’allenatore.
Che la sfida con il Milan per la Fiorentina possa nascondere più di un’insidia, non è un mistero. Lo sarebbe stato in ogni caso: con entrambe le squadre al completo, senza infortuni, senza squalifiche, senza Covid, senza Nazionali. Certo, però, il caso ha voluto mettere un carico di sfortuna su Italiano e la sua squadra.
Per la gara contro la capolista, il tecnico ex Spezia dovrà infatti fare a meno di due centrali difensivi titolari per squalifica. Martinez Quarta e Milenkovic, due pilastri della squadra viola, sono infatti fuori gioco per le decisioni del giudice sportivo, dopo quanto successo nella gara contro la Juventus che ha preceduto la pausa per le Nazionali.
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Una doppia assenza che è stata appesantita anche dall’infortunio di Nastasic, sulla carta la prima riserva per la difesa, ma fuori gioco per la sfida con il Milan. Al Franchi Italiano sarà chiamato dunque a inventarsi la propria linea a quattro. Un brutto segno, reso ancora più tremendo da una curiosa coincidenza con una partita tra Fiorentina e Milan di qualche anno fa. Gara che i tifosi viola ricordano ancora come un vero incubo.
Il ‘colpevole’ di tutto, suo malgrado, è Stefano Pioli. L’attuale allenatore del Milan è il trait d’union tra la sfida di quest’anno e l’infausto precedente. All’epoca il tecnico parmigiano era un calciatore della viola, in particolare uno dei due centrali difensivi. Ed era squalificato.
Quella gara non la giocò, come non la giocò il suo partner. E senza la propria coppia di centrali, la squadra gigliata andrò incontro a una delle più brutte figure mai fatte tra le mura amiche.
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Il 4 ottobre 1992 la squadra di Gigi Radice venne travolta dagli uomini di Fabio Capello con un perentorio 7-3. La viola passò peraltro anche in vantaggio dopo soli 14 minuti con Ciccio Baiano. Un’illusione di breve durata. All’intervallo il risultato era stato fissato sull’1-4. Con una doppietta di Van Basten e un secondo gol di Gullit i rossoneri nella ripresa arrotondarono il risultato, rispondendo alle reti inutili di Effenberg e Di Mauro. Un’umiliazione che a Firenze non hanno dimenticato. Ma le coincidenze che si stanno verificando tolgono il sonno anche al più fiducioso dei tifosi.