Inter-Napoli sarà anche una sfida di ex. Tra quelli attuali, quelli del passato… e forse qualcuno anche buono per il prossimo futuro.
Milano e Napoli come due mondi diversi. L’Inter da una parte, la capitale del Sud dall’altra. Nemmeno fossimo al tavolo del ragazzo della curva B, che doveva combattere tra l’amore per la squadra e il suocero tifoso meneghino in terra campana.
La sfida di San Siro vale molto di più di una semplice rivalità casalinga, ci sono tre punti in palio ma soprattutto l’impressione di voler dare un segnale forte al campionato. Quello dell’Inter, in particolar modo, potrebbe trovare proprio una scossa infrangendo l’imbattibilità del Napoli, che mai come in questa stagione ha mostrato le sue intenzioni.
Luciano Spalletti è l’ex più vistoso in questo match. All’Inter riuscì a riportare la qualificazione in Champions League e non fu impresa da poco. Conquistata con i denti in ogni stagione, avendo difficoltà tattiche e tecniche, trovandosi davanti una società con casi davvero fuori dall’ordinario. Il tecnico, nonostante tutto, riuscì a fare il massimo con quanto aveva in mano.
Un altro ex è Matteo Politano, sicuramente in attesa di un riscatto. All’Inter giocò poco, sembrava essere destinato alla Roma, poi arrivò in terra napoletana. Deve fare molto di più, per riconquistare la Nazionale servono ben altre partite. Al momento è fermo, l’ultimo tampone ne ha rilevato il covid.
La storia a confronto
Il terzo ex recente è Juan Jesus. Che ha riassaporato il campo negli ultimi tempi per le squalifiche e le indisponibilità. Rimane comunque la quarta se non proprio la quinta scelta da cui pescare per la difesa, ma Spalletti lo ha voluto con sé nuovamente per la capacità di adattarsi. Non è un fenomeno, ma nemmeno un calciatore inadatto alla categoria, dimostra comunque di potersi rendere utile.
La storia ci ha regalato nel corso del tempo una miriade di ex, alcuni vincenti, altri meno. Su Salvatore Bagni il giudizio unanime è di aver visto un grande centrocampista. Che vinse con il Napoli di Ottavio Bianchi, un altro ex che lasciò il segno su entrambe le panchine. Bagni era il cervello del centrocampo pulsante, il tecnico invece riuscì almeno a portare a casa il primo scudetto della storia campana, prima di avere praticamente contro lo spogliatoio. È quel calcio degli anni ’80 particolarmente scintillante, le sfide tra Inter e Napoli avevano un loro gusto particolare.
POTREBBE ANCHE INTERESSARTI >>> Le polemiche toccano Max Allegri
Tra i tecnici, come non ricordare quelli in epoca più recente. Rafa Benitez all’Inter durò quattro mesi e poi lasciò tutti di sasso, al Napoli rimase qualche anno in più. Walter Mazzarri trovò il suo massimo splendore proprio al “San Paolo”, a Milano invece prese più fischi che risultati positivi, tutto sommato.