Bologna e Venezia sono le squadre che sperimentano maggiormente in Serie A. Entrambe con proprietà nordamericane, entrambe alla ricerca di un futuro più radioso. Con un pareggio da evitare per continuare a stupire.
Quella tra Bologna e Venezia è una sfida che torna dopo una ventina d’anni nella massima serie. L’ultimo torneo reciproco di Serie A fu un misto di sensazioni ed emozioni. Il Bologna mancò di un soffio una storica qualificazione in Champions League e – anzi – quel famoso 5 maggio 2002 precipitò addirittura dal quarto al settimo posto finale dopo la sconfitta a Brescia. Il Venezia, invece, era già retrocesso, in una stagione ricca di rimpianti ma con una squadra non certo all’altezza della categoria.
Opinione che quest’anno non sembra assillare i lagunari, perché la vera forza del gruppo di Paolo Zanetti è ancora in divenire. Si è parlato dell’algoritmo per scegliere i calciatori, ma di certo qualche elemento arrivato in Veneto è davvero interessante. Si è parlato tanto dell’italo-americano Busio come centrocampista già pronto e maturo, ma anche altri talenti stanno emergendo pian pianino. Merito dell’ambiente se riusciranno a dare il meglio, la Serie A è un sogno diventato realtà, che tutti vogliono difendere sino al massimo delle loro forze.
Dall’altra parte c’è un Bologna che, in ogni stagione, trova e pesca ragazzini interessanti da lanciare in Serie A. Se Schuoten, Svanberg e Dominguez sono già certezze della mediana, la sorpresa è arrivata soprattutto in difesa con i vari Binks, Theate e Hickey, che stanno sostituendo al meglio Tomiyasu.
Sinisa Mihajlovic mantiene tutti sull’attenti, ben sapendo come i rossoblù prima o poi dovranno fare un decisivo salto di qualità. Potrebbe arrivare già a gennaio, se la proprietà investire qualche altro denaro sul mercato. Ai felsinei un elemento d’esperienza in più in tutti i reparti non guasterebbe proprio, soprattutto se ben rodato con i principi tattici e di lotta che vuole lo stesso tecnico.
Che, quando viene accontentato, porta a Bologna elementi comunque importanti, come nel caso di De Silvestri sulla fascia destra (mancherà oggi) e Arnautovic al centro dell’attacco, dove c’era un buco grosso nelle ultime stagioni, tappato dall’impiego forzato di Barrow in mezzo e non sulla fascia.
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È una gara anche di proprietà. I Saputo a Bologna hanno portato la squadra in Serie A nuovamente e la stanno tenendo comunque a galla. I Neuerader, invece, sono alla prima esperienza nella massima serie e stanno cercando di assorbire quante più esperienze possibili. Non è improbabile l’arrivo di altri calciatori sul Canal Grande già nel prossimo mercato. Anche in questo caso servirebbe gente con più partite sulle gambe, ma d’altra parte gli esordienti portati in Italia non se la stanno cavando malissimo.