Juan Brunetta è diventato uno dei migliori assist man in Serie B. Al Parma è un altro calciatore rispetto a quello visto la scorsa stagione.
Ci voleva un po’ di tempo per maturare. Perché i pianisti, ogni tanto, guardano l’aria, sentono la musica e poi cominciano a incidere melodie destinate a durare. La storia di Juan Brunetta al Parma ha grosso modo questo input. Lui che pianista in realtà… un po’ lo è stato, avendo studiato pianoforte da bambino e in Sudamerica quel soprannome gli è rimasto come un marchio di fabbrica.
Tipico del Sudamerica ma tipico anche dei calciatori portarsi appresso il soprannome oltre alla valigia. E Juan Brunetta al Parma non poteva fare altrimenti, acquistato dal direttore sportivo Marcello Carli la scorsa stagione insieme ad altri giovani promettenti come Mihaila e Man. Giovani che, la scorsa stagione, non hanno però evitato l’ultimo posto in Serie A, la rosa effettivamente era logora dopo due salvezze di fila e non sembra l’amalgama estrema tra grandi vecchi e grandi giovani può funzionare alla perfezione.
Per Juan Brunetta la prima stagione in Italia è stata un po’ un tirocinio, utile per capire come bisognava decisamente essere più concreti in campo e meno leziosi.
Il pianista che disegna
Il Parma ha trovato un uomo assist efficace in Brunetta, che ne ha già effettuati un paio nelle prime giornate di gran fattura e ha proseguito diventando un uomo sempre più prezioso in zona offensiva. È un trequartista che ha agito in passato anche da seconda punta o esterno largo, ma la maggior convinzione è quella di lasciare l’argentino libero di svariare su tutto il fronte offensivo.
In Serie A ha segnato un gol in dodici presenze, timbrato la rete nella sconfitta interna del Parma contro l’Atalanta, un 2-5 utile solo per le statistiche. Oggi, guardando alla sfida delle ore 14 allo stadio “Tardini” contro il Cosenza, gli scapperà senza dubbio un sorriso. Perché proprio contro i silani, lo scorso anno, si fece conoscere al pubblico di Parma… che lo vide in tv.
In Coppa Italia le seconde linee ducali sconfissero i rossoblù calabresi, grazie proprio a una doppietta di Brunetta particolarmente incisivo sotto porta, in una partita che il Cosenza avrebbe potuto addirittura vincere, uscendo però sconfitto dal campo per 2-1.
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Quello fu il momento di massima gloria stagione per Juan Brunetta, che poi non si ripetette in Serie A ed ebbe uno spazio marginale nelle turnazioni di Roberto D’Aversa. In Serie B sembra essere un altro e il Parma già pregusta una rimonta in classifica con il suo piccolo asso argentino. Sempre se mette la testa a posto: l’espulsione di quindici giorni fa contro il Vicenza è stata davvero una gran leggerezza.