Due gol a testa, caratteristiche simili, stessa cattiveria, Vlahovic e Ibra, il confronto fra due bomber di razza: è un passaggio di consegne?
Ibra e Vlahovic hanno acceso una notte all’insegna del gol. Due reti a testa, emozioni, giocate da numeri 1. Da una parte lo svedese, che allunga la sua carriera a suon di gol dimostrando che carattere e classe non hanno età. Dalla parte opposta l’attaccante del momento, il giovane conteso da mezza Europa che non è più solo il miglior talento dopo Haaland, ma forse un attaccante all’altezza del norvegese. Ieri ha eguagliato in viola il record di Hamrin con la rete numero 27 in un anno solare.
A soli 22 anni, dopo due stagioni da protagonista, che da 3 milioni hanno fatto lievitare alle stella la valutazione sul mercato. Difficile non fare confronti fra lo svedese e il bomber della Fiorentina, che avrà qualche rimpianto nell’accettare la cessione, ma che di certo riceverà offerte faraoniche per lasciarlo partire.
Vlahovic re dei giovani bomber in Europa: ecco i numeri di Ibra alla sua età
Il confronto nasce spontaneo, perché Ibra e Vlahovic continuano ad aggiornare il loro score settimana dopo settimana. E il viola ha già nel mirino il collega ben più titolato. A 22 anni Ibra si era “fermato” a 54 gol in 140 match, con medie strepitose. Chiusa l’esperienza al Malmoe con 18 gol in 47 presenze, si era messo in luce all’Ajax con 30 reti in 75 partite, mentre in nazionale le firme erano 6 su 18 apparizioni. Vlahovic fino ad ora ha praticamente eguagliato il bomber del Milan.
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Preso dal Partizan, dove in 27 gare era riuscito a trovare per 3 volte la via della rete, a Firenze è esploso con quasi un gol ogni due partite. Sono 41 i centri in 98 apparizioni, e 7 quelli messi a segno in nazionale su 14 partite giocate. Il totale per il serbo è di 51 marcature in 139 match dei quali la maggior parte in Serie A. Per Ibra invece una presenza in più e 54 reti. Numeri identici quindi, fra calciatori simili per talento e incisività. Passaggio di consegne? Forse si, ma non ditelo a Zlatan, perché se è vero che Vlahovic segnava quanto il giovane Ibra, è difficile trovare un attaccante che a 40 anni continua ad essere decisivo e continuo come lo svedese.