Cagliari-Salernitana è l’anticipo serale che aprirà questo turno di campionato. Con un occhio al campo e un altro più deciso verso il mercato, sette punti e un ultimo posto da brividi per entrambe al momento.
La gara del venerdì sera che può esser vista distrattamente. Questo lo penseranno tutti i tifosi italiani, meno quelli di Cagliari e Salernitana, che sperano in una vittoria. In effetti, il match del venerdì pone davanti squadre rimaste sempre assettate di punti, che in Serie A hanno proprio il dna della sofferenza incluso.
Il Cagliari, nel corso degli anni, poteva e doveva fare molto di più, con Rolando Maran era arrivata addirittura a insidiare la zona Champions qualche tempo fa, poi si è immalinconita sino a rischiare la pelle nelle ultime giornate di campionato. L’obiettivo è di salvarsi senza grandi problemi, Walter Mazzarri a sessant’anni compiuti sta provando nuove sensazioni in campo.
La Salernitana, invece, paga dazio alla difficoltà societarie, a una rosa costruita in maniera parziale e incompleta, nonché a gente che in campo dimostra di meritare altre categorie. I campani, nonostante la grande spinta del loro pubblico, soffrono tremendamente questo torneo, non sono bastati evidentemente gli ingaggi di Franck Ribery e Simy per nascondere gli evidenti problemi del pacchetto difensivo.
Guardare con fiducia a gennaio
Per le due compagini, la partita di stasera sarà sicuramente importante per la classifica e per il morale. Ma l’impressione è che già si pensi a gennaio, necessariamente. Ci sarà tanto da fare sul mercato, in entrata e in uscita, i direttori sportivi stanno già lavorando sotto traccia proprio per dare una nuova sterzata alla stagione.
In Sardegna ci sarà bisogno di un buon rinforzo a reparto, partendo dal settore difensivo. Serve un centrale di completamento, un elemento già pronto che possa entrare nei meccanismi collaudati senza sforzi. Mazzarri sta pensando a qualche suo ex giocatore, dipenderà poi da quanta voglia si abbia di spendere proprio in sede di trattative. Servirebbe anche un laterale universale, che possa giocare a destra o a sinistra senza problemi, quasi un clone di Martin Caceres come polivalenza.
A centrocampo da rivedere qualche impostazione, da decidere il futuro di Pereiro, Oliva e Grassi: almeno in due potrebbero salutare Cagliari, per investire poi su un elemento più complementare. Sull’attacco tutto dipenderà dalla capacità di trovare una buona riserva, senza spendere troppo.
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La Salernitana invece dovrebbe praticamente rifare la squadra da cima a fondo. La difesa era il punto debole guardandola a inizio stagione, lo è ancora di più dopo aver preso tante quaterne in giro per l’Italia. A centrocampo mancano gli elementi di qualità: servirà qualcuno bravo e fantasioso per ispirare un pacchetto offensivo comunque considerevole.