Conte non sembra essere cambiato: dopo il ko con il Mura arrivano le critiche al Tottenham. E non mancano i messaggi indiretti a calciatori e club.
Antonio Conte non è mai stato un tecnico semplice da gestire. É così, prendere o lasciare, sapendo che è esigente, sia con i calciatori che in sede di mercato, ma che alla fine è la carta giusta per vincere. Dietro ai suoi frequenti “ma”, si nascondono messaggi alle società, alle quali ha sempre chiesto rinforzi. E dietro quel “but”, pronunciato al termine della sconfitta con il Mura, c’è l’idea di rivoluzionare alcuni aspetti da sradicare nella mentalità degli Spurs.
Crisi? No, è eccessivo. Resta però lo sfogo, durissimo, che preannuncia non solo la tempesta, ma anche una rivoluzione di mercato che potrebbe essere guidata in tandem con Paratici.
“C’è molto da lavorare”. In sostanza il pensiero di Antonio Conte è questo. Lo ha però espresso in maniera come sempre diretta. “La prestazione è stata molto scarsa e sappiamo che c’è tanto da lavorare. Siamo in difficoltà e dobbiamo solo abbassare la testa per migliorare la situazione attuale”. Nel mirino, dopo la sconfitta che rischia di condizionare il cammino europeo, finisce Sessegnon, espulso, e oltre a lui anche diversi calciatori.
Leggi anche: Conte, la confessione spiazza i tifosi: “Non pensavo di farlo”
“É stata una brutta prova, non solo a livello tecnico e tattico ma anche mentale. Sessegnon è stato subito ammonito, lo ha fatto già contro il Vitesse”. Poi il messaggio che arriva spesso nei momenti di difficoltà. “Ho accettato questo lavoro con il Tottenham e sapevo che sarebbe stata una grande sfida per la mia carriera ma ora il mio orgoglio non conta. Conta solo cambiare registro”. Richiesta sul mercato? Di sicuro, perché Conte per vincere vuole una squadra cucita su misura per le sue idee. Lo fa sempre, ma alla fine contano i risultati, e il tecnico italiano è garanzia in tal senso.