Sei teste di serie e 6 outsider che in realtà non lo sono, tre gironi per 3 soli posti: ecco cosa spera di trovare l’Italia ai sorteggi per gli spareggi.
La formula è dura. Più del previsto. Non solo per le novità, ma anche per le 12 squadre impegnate. Saranno formati 3 gironi con le 12 nazionali, con due teste di serie e due outsider. Si incroceranno all’interno del raggruppamento nelle semifinali, in cui chi arriva meglio al sorteggio gioca in casa. Poi la finale, con luogo estratto tramite sorteggio. Si rischi quindi di incrociare una squadra forte, o di fare viaggi lunghissimi che possono condizionare le partite. Alla fine ne usciranno solo 3, una per ogni girone, e non sarà semplice.
L’Italia è nuovamente in mezzo al caos, e si gioca tutto in 5 caldissimi giorni di marzo. Il primo turno è previsto infatti il 24. Poi resteranno solo 6 squadre, che il 29 giocheranno le tre finali e sapranno se in mano c’è il biglietto del Qatar o un viaggio di non ritorno nell’inferno calcistico di chi fallisce l’occasione. E le squadre forti non mancano. Ecco quali sono i pericoli per gli azzurri, e invece il miglior raggruppamento da pescare.
L’Italia è testa di serie insieme a Portogallo, Russia, Scozia, Galles e Svezia. Già questa è una buona notizia, perché solo una delle nazionali più forti impegnate negli spareggi sarà accoppiata agli azzurri. Poi ci sono le outsider, alcune delle quali sulla carta non lo sono affatto. Si tratta di Turchia, Polonia, Macedonia del Nord, Ucraina, Austria, Repubblica Ceca.
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Di fatto Mancini potrebbe incassare un girone di ferro con Portogallo, Polonia e Austria. Sarebbe un incrocio davvero complicato. Da scongiurare. Quasi un girone già Mondiale, mentre invece per arrivarci bisogna giocare al massimo già a marzo. Mancini scongiura questo tipo di esito dall’urna, e spera in qualcosa di più semplice. Magari una fra Scozia e Galles, di sicuro squadre non semplici da affrontare ma per storia e condizioni climatiche che gli azzurri potrebbero trovare, meno dure di Russia e Svezia. O del Portogallo, che ha in Ronaldo un cecchino infallibile. L’Italia spera quindi in un accoppiamento semplice. Magari con la Scozia, la Macedonia e un’altra compagine abbordabile. O magari con la Svezia, che rievoca brutti ricordi, ma che darebbe agli azzurri un motivo in più per giocare la partita della vita. Mancano poche ore, poi l’Italia guarderà in faccia le avversarie da battere. A tutti i costi.