Lorenzo Insigne e Ciro Immobile, fratelli separati per 90 minuti. Il rapporto tra i due è stato cementato negli anni da avventure vincenti, legate sempre alla maglia… azzurra.
Quando si affrontano Lorenzo Insigne e Ciro Immobile lo spettacolo è sempre garantito. La migliore seconda punta italiana contro il centravanti che ha realizzato più gol in Serie A nell’ultimo quinquennio: basta solo questo per dire come ci sarà la possibilità di vedere dello spettacolo. Nonché tanti gol, perché i due non certo si risparmiano quando si affrontano da avversari.
Avversari ma mai nemici, amici fuori dal rettangolo di gioco che metterà in scena l’incontro tra Napoli e Lazio. Lorenzo Insigne è il capitano di un Napoli che ha avuto un grande inizio di stagione con Luciano Spalletti. Ciro Immobile la solita ancora di salvezza per aggrapparsi, questo valeva per Simone Inzaghi, vale forse ancora di più per Maurizio Sarri.
In mezzo, una marea di sfumature che renderà la partita tra Napoli e Lazio ancora più interessante. Insigne sarà marcato particolarmente con attenzione (se giocherà, è ancora in dubbio) soprattutto quando capiterà in mezzo ci sarà un Francesco Acerbi (a proposito di azzurri) a sorvegliarlo. Dall’altra parte, Ciro Immobile dovrà vedersela con i difensori partenopei, poco propensi a concedere qualcosa.
L’esperienza di Insigne e Immobile nel grande calcio partì praticamente dal Pescara. Il napoletano aveva esordito già in Serie A, il bomber aveva maturato qualche esperienza in B. Andarono in riva all’Adriatico, furono allenati con profitto da Zdenek Zeman. Insieme a Marco Verratti, furono protagonisti di un’incredibile annata con la promozione in Serie A che lanciò i tre nel grande calcio.
Il furetto partenopeo ritornò subito a Napoli, l’attaccante centrale invece continuò il suo personale giro d’Italia. Trovandosi poi nelle esperienze azzurre nei settori giovanili, e poi in nazionale maggiore, cominciando a maturare esperienze significative.
Alcune buone, altre decisamente da dimenticare, come quella mancata qualificazione al mondiale russo che è ancora una ferita troppa aperta.
Proprio parlando dell’azzurro, Insigne e Immobile sono stati gli uomini del riscatto di Roberto Mancini. Perché serviva del peso in avanti e i due potevano garantire qualità e anche quantità. Il tiro a giro di Insigne fu celebrato in Nazionale, il gol contro il Belgio fu l’effettivo segnale di una consacrazione a livello europeo. Immobile, pur senza strabordare, ha dato il suo gran contributo, dimostrandosi decisivo nei gironi di Euro2020 e diventando prezioso anche dopo.
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Il titolo europeo è stato il meritato premio per due amici diventati grandi nel corso del tempo. E sicuramente l’abbraccio prima del match sarà un tuffo ulteriore verso un passato recente di grandi soddisfazioni.