La Juventus ha un tabù Atalanta in casa. Perché il gruppo di Gian Piero Gasperini, negli ultimi anni, ha saputo ben imbrigliare la squadra bianconera con il pubblico… e senza.
Una Juventus che vuole aumentare i suoi ritmi di gioco deve battere l’Atalanta. Per Massimiliano Allegri lo deve fare necessariamente, è uno scontro diretto che dovrà dare una sensazione positiva per l’ambiente bianconero. Sicuramente dall’altra parte Gian Piero Gasperini non è d’accordo. Ex dei tempi lontani, da quando allenava la Primavera portando quasi tutti i titolari a diventare protagonisti del calcio italiano, sa bene come imbrigliare i bianconeri in trasferta.
Che soffrono le iniziative bergamasche, sia negli uomini che nel collettivo. Pensiamo alla furia di Duvan Zapata, che quando vede il bianconero sfodera sempre grandi prestazioni. Lo sa bene Leonardo Bonucci, spesso in sofferenza sia tecnica che fisica contro l’asso colombiano. Così come è particolarmente ispirato Ruslan Malinovskyi, sempre abbastanza motivato quando affronta la Juventus.
Una sensazione da dna di campioni, nonostante tutto. Se solo l’Atalanta fosse un tantino più continua, non avrebbe rivali. Anzi, se giocasse sempre allo Stadium di Torino potrebbe praticare puntare allo scudetto a occhi chiusi.
Precedenti da smorzare
Nelle ultime tre stagioni, l’Atalanta a Torino ha fermato sul pari per tre volte la Juventus. Partendo dal 19 maggio 2019, quando il punto serviva più all’Atalanta che non alla stessa squadra bianconera. La squadra orobica puntava alla Champions League e, dopo il vantaggio iniziale, ha subìto il gol di Mario Mandzukic, l’ultimo del croato in Serie A con la maglia bianconera. Un gol beffardo, una scivolata arguta che passò sotto le gambe del portiere per l’1-1 finale.
Con il passare dei mesi, la squadra bergamasca è cresciuta sempre più, quella bianconera ha avuto varie peripezie. Quest’ultime hanno coinvolto il mondo in ben altro genere, la pandemia riportò tutti in campo poi nell’estate del 2020 e l’11 luglio in campo andarono Juve e Atalanta. In casa Stadium, ancora una volta, la squadra di Gasperini la fece da padrona, andando sul doppio vantaggio. Rimontato con due rigori dati in maniera leggera alla Juve, nel torneo dove bastava anche la punta di un polpastrello per mandare qualcuno dagli undici metri.
La gara più recente, ha registrato il terzo pareggio consecutivo. Juventus in casa poco ispirata il 16 dicembre 2020, non bastò un gran gol di Federico Chiesa, poi rimontato da Remo Freuler, e fu fallito un calcio di rigore.
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L’ultimo match ufficiale assoluto però porta il sorriso a Torino. A Reggio Emilia, la finale di Coppa Italia fu agguantata dalla Juve, che rese meno amaro il suo finale di stagione. Il 2-1 conquistato da Andrea Pirlo brucia ancora nell’ambiente orobico.