Il Pallone d’oro avrebbe un vincitore già scritto: non sarebbe Lewandowski, ma un nome che divide. Ecco il possibile podio.
Sarà svelato questa sera il vincitore del Pallone d’oro, premio assegnato da France Football. Le sensazioni su un successo di Lewandowski, che già nella passata edizione rimase con il cerino in mano al termine di una clamorosa stagione, sembrano clamorosamente ribaltate. Pare infatti che non sarà il polacco a portare a casa l’ambito e storico premio. Questo dicono le notizie trapelate da Parigi, che danno già un nome e cognome da scrivere nell’elenco dei migliori della storia.
Pare infatti che sarà nuovamente Leo Messi e sarebbe per lui la settima volta in carriera. Potrebbe essere stata decisiva la vittoria in Coppa America, ma pubblico e stampa si dividono su un premio che con l’ennesimo titolo a Messi potrebbe perdere di credibilità. Infuria la polemica quindi, e ci sono anche le indiscrezioni sul podio.
Beffato quindi Robert Lewandowski, che due stagioni fa ha vinto tutti i trofei disputati con il suo Bayern, e nel 2021 ha collezionato ancora titoli, sgretolando inoltre il pazzesco record di gol di Gerd Muller. Non sarebbe bastato neanche questo per concedergli l’ambito premio, e a questo punto bisognerebbe spiegare ai tifosi cosa è fondamentale nella corsa ad un titolo individuale che rischia davvero di perdere di appeal.
Leggi anche: Ronaldo non ha dubbi: “Il Pallone d’oro lo merita lui, è il migliore”
Solo il secondo posto quindi per il bomber della Polonia, mentre al terzo posto sarebbe lotta aperta fra Jorginho, favorito, e Benzema. I tifosi intanto sui social si dividono fra chi sostiene Messi e (tanti) altri, che criticano la decisione di assegnarlo alla pulga. In attesa di capire quale sarà la decisione ufficiale nella cerimonia di questa sera, l’Europa intera sembra essere schierata a favore di Lewandowski, che di sicuro non sarà felice in caso di un’altra bocciatura, ma che ha fatto parlare il campo, e nelle ultime due stagioni, e anche in questa, sembra essere un gradino sopra al collega argentino.