Lazio-Udinese è una sfida tra Maurizio Sarri e Luca Gotti. Una sfida tra tecnici esperti che per una stagione hanno incrociato il loro cammino.
Il posticipo del turno infrasettimanale metterà difronte all’Olimpico Lazio e Udinese. Serata invernale da un punto di vista climatico, la Lazio cerca punti utili per una risalita in classifica, ai friulani invece non dispiacerebbe uscire dal raccordo anulare con una soddisfazione.
È un match di grande tattica, due scuole consolidate andranno al confronto, spesso sapendo molto l’uno dell’altro. Perché la gara tra Maurizio Sarri e Luca Gotti si basa anche su una conoscenza profonda del credo tattico. Da una parte c’è il 4-3-3 di marca sarriana, aiutato nelle intenzioni da una squadra che si sta plasmando su questo modulo. Dall’altra un 3-5-2 consolidato negli anni, l’abito ideale per l’Udinese che – dopo l’addio di De Paul – ha dato più responsabilità a Pereyra (ora ai box) e Deulofeu.
Sarà una partita aperta tra due tecnici che hanno un passato in comune al Chelsea. Un trascorso nemmeno troppo lontano che lì porto a Londra con una Europa League conquistata, e altre due finali raccolte in Coppa di Lega e Community Shield. La stagione 2018-19 era a marca italiana, oltre Sarri e Gotti al Chelsea erano presenti anche Gianfranco Zola (di fatto il vicemister), Paolo Vanoli e Davide Mazzotta come collaboratori tecnici.
La delusione e l’opportunità
Il ritorno in Italia di Maurizio Sarri – sponda Juventus – portò proprio la stampa a domandarsi sul perché nessuno dei suoi fedelissimi nello staff tecnico era arrivato con sé a Torino dal Chelsea. Luca Gotti a questa domanda rispose con serenità, augurando il meglio al tecnico senza alcun rimpianto. L’occasione per lui arrivò all’esonero di Igor Tudor all’Udinese, prese il timone della squadra e da provvisorio si convinse ad essere il capo allenatore dei bianconeri. Con risultati da rispettare, due salvezze ottenute senza problemi e la capacità di essere un mister flessibile in base al mercato e a quanto arriva in rosa.
Proprio per questo la gara avrà un sapore particolare, tra una Lazio che Sarri vorrebbe a sua immagine e somiglianza e un’Udinese che, necessariamente, prende varie correnti per diventare un’unica miscela.
In campo andranno così squadre dai modi differenti, stesso modo di pressare ma modalità di attacco decisamente particolari. Il gioco sarriano è unico nel suo genere, ma non ha espresso il suo potenziale ai massimi livelli.
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Il gioco… gottiano, invece, è frutto di un lavoro certosino e di capacità individuali da far crescere. Soprattutto la ricerca del centravanti perfetto sarebbe una sorta di sacro graal in Friuli: che sia Beto l’attaccante ideale dopo tanto penare?