Laporta chiama l’attaccante e lo paragona a Mbappé: ecco quale è il sogno del presidente, che ha svelato dettagli di mercato.
Il Barcellona prova a risorgere dopo la gestione Bartomeu e la crisi dovuta all’addio di Messi e all’esperienza Koeman. Laporta ha come primo obiettivo una revisione totale dei conti e delle spese. Più che una scelta è una necessità per un club annichilito dalle spese di Bartomeu e sull’orlo di una crisi finanziaria che avrebbe effetti devastanti. Il mancato rinnovo di Messi è stato il primo passaggio eclatante. Forse l’unico, e il ritorno al Camp Nou di Xavi è un messaggio chiaro.
A Barcellona bisogna ritrovare l’identità perduta, e dove non si arriva con il mercato e i milioni, spesso decisivi in passato, c’è da tirare fuori il meglio di ciò che ha prodotto il club per risalire la china. Ecco quindi che arriva il messaggio del presidente, che aspetta un attaccante e si lascia andare ad una previsione forse un po’ troppo ottimistica.
“Dembelé spero torni presto, è più forte di Mbappé”. Poche parole, sulle quali si potrebbe scrivere un libro fatto di numeri, cifre per gli investimenti e sul rendimento. In pochi sarebbero al momento d’accordo con il presidente del Barcellona, che ha esagerato nel paragone. Di sicuro Dembelé non è l’ultimo arrivato. É un calciatore fortissimo, dall’infinito talento e con grande capacità di far male agli avversari. Fino a qualche anno fa il paragone sarebbe stato meno azzardato, ma nelle ultime stagioni il confronto non regge. Spesso infortunato e criticato l’esterno del Barcellona. Cercato da tutti e incredibilmente cinico e bello da vedere il francese del Psg.
Leggi anche: Colpo Barcellona: arriva un attaccante da 370 gol
Per Laporta però è lecito attendere Dembelé. Le qualità non si discutono, e neanche la mostruosa spesa per acquistarlo, che in caso di cessione a gennaio andrebbe a generare una minusvalenza pericolosissima per un club già in difficoltà. A questo punto maliziosamente verrebbe da dire che il presidente blaugrana sarebbe pronto a inserirlo in qualche trattativa, o magari a tirare su il morale di un calciatore che in Spagna non ha inciso così come ci si aspettava. E intanto arriva un’altra indicazione. “Sul mercato interverremo, cerchiamo un esterno”. Nello stesso ruolo che è al momento di Dembelé. Pretattica? La risposta è affermativa, ma il paragone, al momento, proprio non regge.