La sfida di Simone Inzaghi alla Roma è sempre speciale. Per vent’anni ha indossato i colori biancocelesti in varie vesti, ora toccherà fare un nuovo sforzo nella panchina nerazzurra.
Per Simone Inzaghi il match contro la Roma sarà un turbinio di emozioni. Perché l’ex attaccante e allenatore della Lazio era praticamente un uomo derby atteso quando si accendevano le luci all’Olimpico. In alcuni casi divenne decisivo, altre volte invece ci fu una sorta di black out che non portò grandi risultati alla sua Lazio.
Quella di Inzaghi a Roma fu un’avventura interamente vissuta in biancoceleste, partita addirittura dall’estate del 1999, quando la Lazio – che poi sarebbe stata scudettata – di Sergio Cragnotti investì sull’attaccante dell’allora Piacenza.
Un amore reciproco quello di Inzaghi e la Lazio… contro la Roma. E furono momenti altalenanti almeno da calciatore, il ruolino di Simone Inzaghi fu di due vittorie, un pari e ben sette sconfitte. Alcune anche vissute con dolore, come quell’1-5 rimediato nella stagione 2001-2002. Poca fortuna almeno in campo, per altro l’attaccante non riuscì mai a realizzare un gol nel derby capitolino, una sorta di cruccio che si portò appresso fino a fine carriera.
Da tecnico le cose cambiano
In effetti, se Simone Inzaghi ebbe poca fortuna da calciatore contro la Roma, da allenatore le cose cambiarono. Almeno nel settore giovanile, proprio la squadra giallorossa portò benissimo al tecnico ora nerazzurro: nel 2015, infatti, conquistò la Coppa Italia primavera proprio battendo la Roma di Alberto De Rossi nella doppia finale.
Portò benissimo quel trofeo, proprio perché lo stesso tecnico nella stagione successiva avrebbe fatto il suo esordio sulla panchina biancoceleste. Il primo derby da mister però fu negativo, la Roma si impose contro una Lazio anche sfortunata il 4 dicembre del 2016. Il bilancio totale di Inzaghi fu di quattro vittorie, tre pareggi e cinque sconfitte, l’ultima proprio nell’ultimo derby e ancora per 2-0 il 15 maggio 2021, l’ultimo spiraglio di gioco mostrato da Paulo Fonseca in giallorosso.
Con l’Inter vorrà invece cambiare rotta, affrontando Josè Mourinho per la prima volta e ben capendo come la partita sarà vinta praticamente giocando alla grande a centrocampo. Con dovute differenze, nella Lazio si poggiava su Luis Alberto, Lucas Leiva e Sergej Milinkovic Savic, spesso decisivi nelle vittorie rimediate nella stracittadina.
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All’Inter, invece, il centrocampo è un work in progress modellabile, a cinque uomini con due laterali e tre centrali interscambiabili. Proprio guardando le caratteristiche degli uomini di Josè Mourinho, che ha ancora qualche dubbio della vigilia e sicuramente non darà il vantaggio della pretattica ad Inzaghi. Che, invece, sogna di andare in campo e tornare a vincere: volando come un’aquila, ma con connotati ora meneghini.