Antonio Conte ha già la lista sul mercato, che sia babbo Natale o Fabio Paratici a fornirgli top player poco importa. Nel Tottenham vuole cambiare tutta l’impostazione tattica, partendo dai volti noti.
Fare il mercato e allenare. Per Antonio Conte questo binomio è sempre un pallino, il tecnico è sempre esigente quando si tratta di fare mercato, perché proprio non si accontenta. La frase del ristorante da cento euro fece capire come il tecnico era molto più impegnato sul mercato di quanto non si poteva sembrare, le dimissioni poi nel primo giorno di ritiro juventino nell’estate del 2013 confermarono ciò.
Di acqua sotto i ponti ne è passata, Antonio Conte è stato in Inghilterra, nella Nazionale, poi è tornato. Non proprio con questo ordine preciso, ma per esperienze e ordine d’importanza questa scaletta non è così difforme. Perché proprio in Inghilterra ora è tornato, il Tottenham gli ha fornito i mezzi giusti per abbracciare nuovamente una panchina dopo l’addio all’Inter.
Con la liquidazione nerazzurra e l’altro bell’ingaggio raggiunto (quasi 18 milioni di euro annui: è l’unico tecnico che raddoppia la paga in ogni avventura), l’obiettivo è di far bene sul campo, attraverso un mercato degno di questo nome. Con una lista di calciatori già individuata.
Spurs verso la Serie A
Il Tottenham già con Fabio Paratici ha pescato in Italia, in particolar modo con un doppio assegno all’Atalanta nel prelevare Gigi Gollini e soprattutto Cristian Romero, per farne un perno della difesa. Che Antonio Conte di certo non disdegna, e proprio affianco al sudamericano vorrà prendere altri centrali affidabili.
In pratica ha puntato quelli che aveva sino a qualche mese fa, tutti e tre i titolari. Alessandro Bastoni lo ha lanciato con decisione, facendone un difensore moderno, aggressivo e soprattutto bravissimo con i piedi come regista difensivo. L’interista deve molto al tecnico pugliese ed è quello che ha meno chance di muoversi in ogni caso (a meno di super offerta in sede di mercato).
Il binomio Skriniar-De Vrij, invece, ha un contratto in scadenza nel 2023. Chiaramente anche in questo caso ci vorrà molto denaro per convincere l’Inter e hanno dimensioni tattiche ben particolare. Ad Antonio Conte servirà comunque uno stopper che sappia marcarsi e inserirsi in zona gol (non a caso sondato pure Bremer del Torino), gli interisti in questo caso danno buone garanzie.
A centrocampo il desiderio Nicolò Barella rimarrà tale, perché il sardo è ormai una sorta di “capitan futuro” del club nerazzurro.
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In attacco, invece, tutto dipenderà dalle intenzioni di Harry Kane. Se arriverà un super assegno, allora ci saranno tante follie. Altrimenti… potrebbe bastare solo Dusan Vlahovic? Chiaramente nessuno rifiuterebbe questa opzione, men che meno il tecnico leccese.