Federico Dionisi è l’asso di un Ascoli che ha rinnovate ambizioni di Serie A. L’arrivo dell’esperto attaccante da gennaio ha cambiato i destini dei bianconeri insieme all’approdo del tecnico Andrea Sottil.
Quando un acquisto cambia la stagione e non solo. Ad Ascoli l’arrivo di Federico Dionisi è stato benedetto sin da subito, perché l’impatto dell’attaccante in terra marchigiana è stato davvero importante. Nell’anno solare quasi al termine è praticamente uno degli attaccanti che ha più segnato in Italia, tutti gol importanti e decisivi realizzati con la maglia bianconera.
Sembrava quasi un calciatore sulla via del tramonto, ma Dionisi ha ancora un sacco da dire al calcio italiano. Soprattutto ha ancora tanti gol da segnare, la scelta di trasferirsi ad Ascoli è praticamente un elisir di lunga giovinezza.
La partenza dell’attaccante con i bianconeri è stata decisiva sin da subito, lo scorso anno i bianconeri si ritrovavano sul fondo ed era difficile pensare a una risalita. Eppure, il girone di ritorno die marchigiani fu sbalorditivo, grazie alle imbeccate del tecnico Sottil e al peso dell’attacco retto dall’esperto attaccante, che ha superato i cento gol in cadetteria e di certo vorrà proseguire. Il sogno playoff non è così lontano, i bianconeri possono sognare con il loro bomber.
L’esperienza al posto giusto
Praticamente un colpo di fulmine immediato è stato quello tra Federico Dionisi e la piazza di Ascoli. Da anni i bianconeri attendevano un bomber che sapesse far gol con abitudine, da queste parti ancora si ricordano le gesta di Andrea Soncin e di Oliver Bierhoff, per quattro stagioni nelle Marche, una in Serie A e ben tre in Serie B.
Così, il pubblico bianconero è abbastanza esperto di gente che ha feeling con il gol, Dionisi è l’attaccante che può sparigliare le gare con i suoi gol e far sognare a occhi aperti i tifosi.
La sua è stata una carriera particolare, partita dal Monterotondo per arrivare giovanissimo nel Messina in Serie A, dove ha ammirato da lontano le gesta della squadra allora allenata da Bortolo Mutti. Poi un po’ di girovagare, l’esperienza di grande impatto alla Salernitana (10 gol in 18 gare) e la permanenza a Livorno, con 35 gol in 109 partite e la consapevolezza di fare bene il suo mestiere.
Da seconda punta sempre attiva ha rappresentato un pezzo di storia del Frosinone, insieme a Daniel Ciofani hanno regalato pagine memorabili alla squadra ciociara. Salvo poi andarsene dal Lazio e tentare una nuova esperienza ad Ascoli.
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Fortunata e redditizia, da seconda punta è diventato un attaccante completo, che sa segnare in tutti i modi. E sa portare a casa punti pesanti per la classifica dei bianconeri.