L’Inter cerca per la porta l’erede di Samir Handanovic, cercando di prediligere qualche talento italiano. Che possa ripetere le orme di Pagliuca e Zenga.
La missione per la porta procede, ma sotto traccia. Che l’Inter abbia bisogno di trovare l’erede di Samir Handanovic è un’urgenza ormai palese, senza nulla togliere all’estremo difensore sloveno. Che da dieci anni difende con onore la porta nerazzurra, ma ha bisogno di sapere il suo erede e, se nel caso, far capire direttamente cosa vuol dire salvare la porta dell’Inter.
Sono tante le riflessioni che si fanno in casa nerazzurra, il rimpianto è di non aver creato direttamente in casa l’erede del futuro. Perché qualche portiere discreto è capitato nel settore giovanile, ma ha preferito abbracciare altri lidi e diventare protagonista altrove.
Le pressioni nell’Inter sono spesso troppo schiaccianti e ai giovani è difficile concedere seconde chance. Proprio per questo Handanovic ha resistito stoicamente dieci anni, lo scudetto conquistato con Antonio Conte è troppo riduttivo come premio per aver difeso la porta.
Proprio lo sloveno avrebbe suggerito ai suoi dirigenti di cercare un portiere che possa aprire un ciclo, con caratteristiche importanti soprattutto nella leadership. E i tifosi, di certo, ricorderanno in ciò quanto fece Gianluca Pagliuca e Walter Zenga, protagonista nell’Inter scudettata dei record del 1989.
I nomi in attesa di difendere i nerazzurri
Una sorta di casting per la porta sta attraversando Appiano Gentile e la Pinetina, partendo dai nomi che provengono dall’estero. Che non entusiasmano più di tanto, la pista Onana si è un po’ raffreddata e anche prendere altri portieri a costo zero non sembra il massimo, se non accompagnati dall’entusiasmo di tutta la piazza.
È proprio il campionato ad aver offerto vari spunti ai nerazzurri, ben sapendo come spesso dal torneo italiano possono uscire uomini importanti. D’altronde l’Inter acquistò Handanovic dall’Udinese, dopo aver conquistato due volte l’accesso alla Champions League con i friulani.
Improbabile la pista Strakosha, ex fedelissimo di Inzaghi, che però lo scorso anno promosse al suo posto Pepe Reina. Per caratteristiche non è un portiere adatto all’Inter, che anzi valuta piste italiane.
Anche coraggiose, tutto sommato. Partendo da Alessio Cragno, osservato da vicino proprio domenica scorsa. Ha preso quattro gol a San Siro, ma ha parato un rigore a Lautaro Martinez nonché sfoderato quattro parate importanti. Migliorato nelle doti di leadership, potrebbe arrivare al momento giusto e sarebbe aiutato nell’inserimento in rosa da Nicolò Barella.
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Piste italiane da non sottovalutare, sondaggi anche per Guglielmo Vicario (proprietà ancora del Cagliari, ma annata da show ad Empoli) e Marco Carnesecchi, portiere di proprietà dell’Atalanta e guardiano dell’under 21 nonché della Cremonese.