Vasco Rossi prende posizione su una tematica importante di attualità calcistica: il futuro dello stadio Giuseppe Meazza in San Siro.
Quando c’è bisogno di farsi sentire, Vasco Rossi non si nasconde. Mai. Il rocker di Zocca è abituato a metterci la faccia e a non tirarsi indietro di fronte ai casi più scottanti di attualità, anche quando riguardano un mondo non propriamente suo, come lo sport. Il Blasco ha infatti alzato la voce per gridare il proprio dissenso verso una delle ipotesi più chiacchierate degli ultimi giorni: il futuro di San Siro.
La tematica è delicata. Si sa da molto tempo, ormai, che Milan e Inter vorrebbero costruire un nuovo stadio per aumentare i propri ricavi strutturali. La costruzione di un nuovo impianto, secondo le ultime ipotesi, dovrebbe prevedere l’abbattimento del vecchio Giuseppe Meazza, lo storico impianto di San Siro. Una possibilità che ferisce al cuore non solo moltissimi tifosi, ma anche alcune star del mondo della musica.
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Perché, se è vero che alla Scala del calcio si sono raccontate pagine e pagine di storia dello sport più amato in Italia, è altrettanto vero che al suo interno si sono tenuti oltre 100 concerti, per un totale di giorni e giorni di grandissima musica. Anche per questo motivo nessuno, ma davvero nessuno, vorrebbe vedere un tempio del genere abbattuto nel giro di pochi anni. Nemmeno Vasco Rossi, che ha voluto far sentire in questi giorni la sua voce.
Vasco Rossi contro l’abbattimento di San Siro
Nessuno faccia arrabbiare il Kom: il Meazza non va toccato. Troppe le emozioni vissute in quello straordinario impianto, anche per lui. Non solo il Blasco è un grande tifoso dell’Inter, ma è anche uno dei cantanti che più volte si è esibito all’interno di San Siro, e fatica a immaginare la sua vita senza quell’arena: “San Siro è stata la storia della mia straordinaria avventura, è per sempre“.
Parole che hanno trovato una chiara approvazione anche da parte di altri grandi artisti italiani, come Laura Pausini, ma soprattutto da una grandissima star internazionale, l’unico e inimitabile Boss, Bruce Springsteen.
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In un’intervista al Corriere della Sera il mitico cantautore di Born to Run ha dichiarato, senza troppi giri di parole: “Sarebbe tremendo, un peccato. Per come è stato costruito è unico, il lato più lontano del palco non è mai così lontano. Sembra di avere di fronte un muro di umanità“. Basteranno queste parole a far cambiare idea a chi si sta assumendo una responsabilità molto importante?