Maurizio Sarri non è soddisfatto della Lazio, punta a una rivoluzione con la vecchia guardia. Che potrebbe lasciare Roma e lasciare i tifosi nel panico.
Che l’effetto Sarri non era da sottovalutare i tifosi lo avevano capito da un pezzo. Il tecnico non accette mezze misure, soprattutto in campo e punta a plasmare una squadra a sua immagine e somiglianza. Per fare questo, non guarda in faccia nessuno, in favore dell’equilibrio tattico e della capacità di produrre gioco.
Lo ha dimostrato nelle piazze dove ha allenato come non sia un tecnico da compromessi, la vecchia guardia o si adegua o vive male. Lo ha fatto capire anche alla Juventus, dove non aveva remore a mettere in panchina Cristiano Ronaldo proprio per gli equilibri tattici, figuriamoci se alla Lazio farà sconti.
E già nella prima parte di campionato è emersa una certa asincronia con i senatori. Che alla Lazio sono tanti, la vecchia guardia per anni con Simone Inzaghi ha modellato una squadra con precise caratteristiche.
Ora da mandare quasi tutti al bando per esigenze tattiche più che di copione. Maurizio Sarri vuole gente intelligente tatticamente o almeno pronta per le sue idee, in tanti stanno pensando ora al proprio futuro seriamente.
La rivoluzione dei senatori
Per la Lazio questo potrebbe essere un mercato pericoloso. Sul fuori rosa o quasi nessun voto per la cessione, se partono Vavro, Muriqi, Lukaku e Durmisi nessuno ne farà un dramma nell’ambiente biancoceleste.
Il problema si sposta però sui titolari, andando praticamente a intaccare l’ossatura. Il problema è partito direttamente dalla porta, Strakosha ha già fatto capire di non volere rinnovare e a giugno lascerà Roma, nonostante il posto da titolare ritrovato. A discapito di Reina, che non ama fare panchina e potrebbe addirittura rescindere a gennaio se non troverà le giuste motivazioni.
Il problema rimane proprio sul versante difensivo, passare dalla difesa a quattro rispetto a tre ha creato tanti malumori. Intanto ci sono meccanismi non assimilati, la Lazio prende troppi gol e ci sarà bisogno di una bella svegliata difensiva. Anche con altri uomini, se proprio servirà.
Da chiarire la situazione con Luiz Felipe, altro elemento in scadenza ma forse più propenso a rimanere, mentre i rapporti con Lazzari e Acerbi sono particolari. L’esterno sta giocando in un ruolo non suo, Acerbi invece non sembra andare a genio con gli schemi del tecnico. La clamorosa partenza non è nemmeno da escludere, in molte sarebbero le squadre che accoglierebbero il centrale della nazionale.
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Senza considerare, poi, Luis Alberto. Se negli ultimi giorni è nata l’opzione di uno scambio con Arthur, vuol dire che seriamente qualcosa sta mancando nell’ambiente.