BARCELLONA, IL CAMPIONCINO BLAUGRANA “DERISO” NELLO SPOGLIATOIO – Che non fosse proprio la stagione dei blaugrana, lo si era capito almeno alla fine dell’ultima estate. L’addio di Messi dal Camp Nou aveva smascherato tutti i limiti tecnici, ma anche societari, del Barcellona, alle prese sia con la partenza del suo giocatore simbolo sia del repentino esonero di Ronald Koeman. I catalani si sono ritrovati scoperti dal punto di vista tecnico e tattico, e mentre Laporta cerca di aggiustare i conti “demoliti” dal predecessore Bartomeu, in campo il neo tecnico Xavi cerca come può di sistemare squadra e classifica.
Dopo praticamente due decenni il Barcellona non si qualifica agli ottavi di Champions, scende anzi in Europa League dove sfiderà il Napoli. In Liga i blaugrana sono in ritardo rispetto alle posizioni di vertice: i motivi per sorridere, insomma, non sembrano esserci. Una punta di ottimismo però riguarda il potenziale futuro del parco giocatori: con Ansu Fati ormai affermato a un gruppetto di canterani pronti a prendersi la scesa. Ragazzi “capeggiati” da Gavi, il diciassettenne centrocampista iberico che ha anche già esordito con la nazionale maggiore.
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Grandi doti tecniche per il blaugrana, ma ancora un limite piuttosto importante. Come rivela un giornalista particolarmente vicino alle vicende di casa Barcellona, c’è un motivo per il quale Gavi gioca praticamente sempre con gli scarpini slacciati.
Barcellona, Gavi non sa allacciarsi gli scarpini
È stato insomma capace di esordire ancora minorenne con la nazionale maggiore spagnola, di andare in gol con il Barcellona (risultando il secondo marcatore più giovane della storia del club dopo Ansu Fati). C’è però qualcosa in cui Gavi non è riuscito a vincere la sfida, e si tratta di … allacciarsi gli scarpini! A chi si è domandato infatti il perché il centrocampista giochi spesso e volentieri con i lacci sciolti, il giornalista spagnolo ha rivelato: “Sin da quando è piccolo, Gavi gioca con entrambi gli scarpini slacciati perchè non se li sa allacciare molto bene. Ormai si è abituato a giocare così, quindi la cosa non lo preoccupa”.