Alex Del Piero è un grande appassionato di auto, ma non tutti ricordano qual è stata la sua prima macchina: una sportiva per amatori.
Alex Del Piero non è mai stato un calciatore qualunque. Né un uomo ‘comune’. Dotato di una classe innata sul terreno di gioco, e di un gusto sopraffino fuori dal campo, ha sempre mostrato un’eleganza fuori dagli schemi. Nel modo di vestire, nel modo di parlare, di comportarsi, di vivere. Un gusto raffinato provato anche dalla sua passione per le automobili.
Se è vero che, come molti colleghi calciatori (o ex), nella sua carriera l’ex capitano della Juventus non si è fatto mancare supercar di lusso, sportive da sogno e chicche da grande appassionato, destinate solo a persone relamente abbienti, è altrettanto vero che Alex ha iniziato la sua collezione di auto partendo dal basso. O comunque da un’auto più da intenditori, che da sognatori.
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Di che auto si tratta? Di una vettura italianissima che ha saputo esportare il nostro stile in tutto il mondo, diventando una sportiva di culto ovunque, dagli Stati Uniti al Giappone. E anche per questo Alex la conserva ancora gelosamente nel suo garage.
Del Piero e la prima auto da sogno: una Lancia Delta Hf integrale
Per dirla con un meme: Porsche Carrera is for boys, Lancia Delta Hf Integrale is for men. Questo dev’essere stato lo spirito che ha animato il campione di Conegliano nel suo primo acquisto. La Delta fu infatti l’investimento che il capitano bianconero fece all’arrivo del suo primo stipendio come calciatore della Juventus. La realizzazione di un sogno, visto che aveva amato quel modello fin da quando era bambino.
Una vettura di grandissimo valore, soprattutto affettivo, che ancora oggi Alex custodisce gelosamente, anche se ha rischiato una decina di anni fa di perderla per sempre. Il garage in cui era conservata andò infatti in fiamme, con danni quasi irreparabili. Fortunatamente però il suo Deltone riuscì a scamparla, per la gioia del suo legittimo proprietario.
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Modello sportivo della Lancia Delta, creato appositamente dalla casa torinese sul finire degli anni Ottanta per le gare del Campionato del mondo rally (dal 1988 al 1993 portò a cinque titoli mondiali costruttori e 35 vittorie), non aveva nulla da invidiare ad altre supercar dell’epoca. Dotato di un motore da 1995 cm cubi turbocompresso, nel corso degli anni passò da una potenza di 165 cavalli a una di 185. Un bolide nel suo campo, e anche un raffinato compromesso tra una linea aggressiva e l’innata eleganza che solo la Lancia sa sprigionare. Proprio come Alex.