La Lazio festeggia oggi festeggia il compleanno di un suo centrocampista, il club e lo stesso atleta hanno dubbi riguardanti il futuro in campo. L’anagrafe diventa un ostacolo alle ambizioni di entrambi.
La Lazio oggi si è svegliata dando gli auguri di buon compleanno al suo campione. Un personaggio atipico, uomo di lotta e di governo, che dal suo arrivo in Italia ha sempre lottato con tenacia nel centrocampo biancoceleste.
Un elemento importante all’epoca per Simone Inzaghi, che ha collocato al centro il regista proveniente dal Liverpool e gli ha affiancato Milinkovic Savic e poi Luis Alberto. Facendo della Lazio praticamente la squadra con il miglior centrocampo in Serie A, per la zona centrale, sia in quantità che in qualità.
L’apporto di Lucas Leiva è stato davvero importante, è stato un perno per la Lazio di Inzaghi sfiorando quasi uno scudetto pre covid, e comunque dando sempre il massimo contributo.
Il brasiliano ha retto dal punto di vista fisico, poche sono state le gare saltate dal suo arrivo in Italia dando contributo sempre alto in campo. Sempre preciso e puntuale nel rispondere ai tifosi, Leiva ha dato sempre tutto per la maglia. Ma l’età avanza, il compleanno numero 35 mette davanti a una realtà.
Quale futuro per il brasiliano? Dopo la torta, i pensieri al campo
Il giorno del compleanno è anche l’occasione per pensare a cosa farà il brasiliano da giugno in poi. Il suo contratto con la Lazio scade tra sei mesi e non arrivano dei segnali sul fronte societario. Maurizio Sarri in campo sta puntando su Danilo Cataldi, relegandolo praticamente a seconda scelta del calciatore cresciuto nelle giovanili.
Questione di ricambi, di velocità ma anche di un rapporto forse non troppo eccezionale con il tecnico? Sarri ha un altro modo di intendere il centrocampo, il tecnico ha messo alla berlina anche Luis Alberto. La Lazio ha quindi una nuova fase tattica, Leiva dovrà ora valutare cosa fare in futuro. La saudade di casa potrebbe essere decisiva, da anni manca dal Brasile. Con il Liverpool e la Lazio ha svolto il suo percorso europeo, in Sudamerica non avrebbe problemi a trovare una squadra.
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Un calciatore con i piedi finissimi è sempre apprezzato da quelle parti, al di là della corsa. L’opzione San Paolo e in Argentina del River Plate rimangono sempre importanti da considerare. Non è da escludere nemmeno un ritiro dalla scena agonistica nel prossimo futuro, le tante annate intense sin qui giocate potrebbero portare il brasiliano al meritato riposo.