L’Atalanta sta facendo fronte alla nuova ondata di covid e malgrado le assenze, ieri, è riuscito a costringere l’Inter al pareggio. La sua Dea non sembra più la squadra spumeggiante che ammiravamo lo scorso anno, e l’eliminazione in Champions subita quest’anno, ne è la riprova; Il tecnico bergamasco avrebbe blindato la rosa dalle offerte di mercato, ma il rapporto con alcuni giocatori ormai, non è più lo stesso e…
L’Atalanta è forse l’unica società italiana che ha messo davanti a tutto e a tutti il suo allenatore. Lo ha dimostrato la vicenda Gomez, epurato lo scorso anno, dopo la lite con Gasperini. Percassi fu tempestivo nella vicenda, a proteggere la posizione del tecnico e alla fine, ha avuto ragione. Gasperini è consapevole che il suo sistema di gioco è l’elemento fondamentale per raggiungere i risultati che finora sta ottenendo e quindi per lui, i giocatori sono solo un contorno. E’ ovvio che più il giocatore è valido e più il modulo diventa efficace e redditizio, ma a detta del tecnico orobico, la squadra sarebbe comunque vincente, anche se i giocatori fossero altri.
Alla base del suo gioco infatti, ci sono un’applicazione spasmodica agli schemi da lui disegnati, ed una aggressività esasperata all’avversario, in qualsiasi zona del campo. E’ ovvio che un gioco di questo tipo, richieda quindi, giocatori velocissimi, aggressivi al limite del falloso e con una grande disponibilità al sacrificio.
Da questo concetto di calciatore, nasce l’evoluzione di Matteo Pessina, arrivato grazie allo stesso Gasp, dallo Spezia alla Nazionale in meno di tre anni ed ora elemento imprescindibile, per il tecnico di Grugliasco. Diverso invece, il discorso per gli attaccanti. In questo caso infatti, sembra che il Gasp, malgrado due giocatori del calibro di Muriel e Zapata, giocherebbero entrambi titolari con qualunque squadra, non sembra accettare il fatto che possano giocare insieme.
I due fino a qualche tempo fa, sembravano accettare di buon grado le continue staffette, ma ora le cose sembrano essere cambiate. Muriel infatti, dopo aver fatto panchina per gran parte del girone di andata, subentrando a Zapata, solo nei finali di partita, sembra essersi scocciato. Il colombiano ex Siviglia, non è certo un elemento semplice da gestire. Luis se non è in forma, malgrado abbia qualità indiscutibili, è un uomo in meno e quest’anno, a detta del tecnico in forma non c’è mai stato. Almeno fino a prima di Natale quando, complice l’infortunio del suo compagno di nazionale, ha cominciato a giocare con continuità, tornando ad essere decisivo come sempre.
L’Atalanta ovviamente, ora come ora non vorrebbe cederlo, ma tenere in casa un giocatore scontento, potrebbe essere un problema per l’unità del gruppo; Ecco perché la società e lo stesso tecnico, stanno meditando sul suo futuro, e stanno valutando diverse strade. Per ora però, complice la possibile cessione in prestito di Piccoli al Genoa, sembra che l’allarme sia rientrato ed il colombiano quindi, dovrà terminare la stagione in maglia neroazzurra.
Le recenti parole dell’allenatore orobico, che ha accusato i grandi club di fare razzia nella sua rosa, rappresentano un’investitura importante per la squadra bergamasca, ma dopo l’eliminazione dalla Champions, le cessioni dovranno arrivare e anche se non verranno fatte, a vantaggio dei grandi club, dovranno comunque esserci.
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Che gli piaccia o no però, Muriel è un giocatore che è stato riportato in Italia dalla stessa l’Atalanta quando nel Siviglia vedeva il campo al massimo per 5-10 minuti a partita e questo il colombiano lo sa bene. Gasperini in due anni, lo ha rivitalizzato, facendolo tornare quella macchina da gol, che aveva stupito mezza Europa.
Talvolta però, specie nei giocatori di calcio, la riconoscenza è cosa rara. Muriel ora, cosi come fece Gomez, sembra aver deciso di interrompere il suo rapporto con la Dea. Il colombiano comunque sta dimostrando di essere un grande professionista e in questo periodo, in cui Zapata, è fermo ai box, sta fornendo prestazioni di altissimo livello.
Il contratto di Muriel scadrà tra un anno e a Bergamo, prima dell’infortunio di Zapata, stavano seriamente pensando di fare subito cassa, per reinvestire poi i soldi appena incassati subito su un altro attaccante, ma poi le cose hanno preso un’altra piega. Sul colombiano c’è forte l’interesse delle milanesi ma anche la Juve lo acquisterebbe subito per colmare l’eventuale partenza di Dybala o Morata.
L’ Atalanta sa che per mantenere alta l’asticella, un’attaccante come lui servirebbe eccome, ma i matrimoni si fanno in due; Cedere ora Muriel, ad una diretta concorrente, significherebbe letteralmente darsi la zappa sui piedi; I Percassi questo lo sanno bene, ma come sapete, le vie del mercato sono infinite. La questione Dybala, appena esplosa in casa Juve, sembra aver riaperto un po’ tutti i giochi e ora non rimane che aspettare la prima mossa di qualcuno.