Roma, il mercato e Mourinho: un tris che forse non convince sino in fondo. Nessun salto estremo per la sessione di gennaio, altre due settimane per un altro colpo. L’estate poi farà cambiare definitivamente volto ai giallorossi?
La Roma di Josè Mourinho affronta il mercato sempre con doverosa cautela. Due sono stati gli acquisti sinora e hanno avuto, fortunatamente per il pubblico giallorosso, un buon impatto. Maitland Niles e Oliveira sono stati subito pronti da gettare nella mischia, la piazza però attende ben altro sul fronte delle novità. Molti sono i fattori da tenere in conto in casa giallorossa e non vanno dimenticati.
La liquidità in questi periodi non è proprio floridissima. Ed è stato proprio lo stesso tecnico portoghese ad aver detto, nei giorni scorsi, di non aspettarsi in pratica dei miracoli per il mercato di gennaio. La Roma sostanzialmente è questa, molto denaro servirebbe anche nell’immediato per stravolgerla.
Un altro punto sinora sottovalutato è sulle cessioni da mettere in definizione. Il Getafe ha accolto il prestito di Villar e Borja Majoral, elementi che sino a 12 mesi fa sembravano formare la dorsale del futuro. Mourinho non li ha ritenuti dei calciatori adatti e li ha messi alla porta: Fazio, Santon e Reynolds sono i prossimi ad attendere novità in uscita.
La sessione estiva aveva già portato i primi movimenti in casa Roma. Lasciato libero o quasi Edin Dzeko, i giallorossi sul mercato hanno investito 40 milioni su Tommy Abraham, centravanti ritrovato da Mourinho dopo il periodo al Chelsea. L’inglese in pompa magna e più in sordina Shomourodov dal Genoa, un elemento utile tatticamente e tenuto in considerazione da tutto l’ambiente.
Il caso legato intorno ad El Shaarawy può creare un buco in organico non indifferente. La Roma potrebbe trovare come suo sostituto un elemento che costi poco e già ben inserito negli schemi del torneo italiano: Niang dal Bordeaux può essere una soluzione.
I problemi della Roma sul mercato sono partiti generalmente da quest’estate. Un investimento è stato fatto su Rui Patricio, più mentale che economico. Il portiere non ha entusiasmato sinora, la questione del numero uno sarà rimandata a giugno. L’andamento in campionato e il percorso particolare in Conference League ha messo in evidenza i limiti strutturali di questa Roma. I vari Cristante, Pellegrini e Veretout sono chiamati agli straordinari, la difesa non regge molte pressioni se sollecitata nei periodi più concitati della stagione.
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I ricambi di qualità latitano e la Roma, rispetto alle altre squadre che lottano per l’Europa, sembra avere il freno a mano tirato. Gli ultimi giorni di gennaio serviranno per un terzo colpo che sia davvero decisivo: Draxler o Isco sono i sogni che si fanno avanti nelle ultime ore.