Gli stipendi degli allenatori di Serie A sono cresciuti tantissimo nel corso degli ultimi anni e per molte squadre stanno diventando una sorta di “scusante” per la propria immobilità societaria sul mercato. Allo stesso modo, in caso di acquisti sbagliati, le società li possono usare come giustificazione, scaricando su di loro le responsabilità, per eventuali errori di mercato. Ma quanto è importante un allenatore per una squadra?
I contratti che spesso legano le squadre di serie A ai propri tecnici sono dei veri e propri specchietti del progetto tecnico su cui i team hanno deciso di puntare. Sono diverse le squadre che quest’anno hanno deciso di puntare forte su progetti tecnici importanti e allenatori affermati, concedendo loro contratti faraonici.
I soldi da soli non sempre bastano per ottenere una vittoria, anche perchè se fosse così, i tecnici più pagati sarebbero sempre quelli che vincono di più.
Secondo molti, la crisi del mercato attuale è strettamente legata all’aumento esponenziale delle cifre guadagnate dai tecnici, accusati dai tifosi di guadagnare troppo. Proprio per questo motivo, sempre secondo i tifosi, impedirebbero paradossalmente ai club di investire cifre importanti sui nuovi campioni. Gli esempi sono molti e spesso i tecnici nostrani, lasciano la Serie A per non essere soggetti a tali accuse.
All’estero il tecnico italiano che guadagna di più è senza dubbio Antonio Conte. Il tecnico leccese ha sempre avuto degli ingaggi importanti, dopo il suo arrivo in serie A, ma in questo caso si è superato. Sono quindici i milioni di euro annui garantiti all’ex CT dal Tottenham, che ha deciso di ingaggiarlo in corsa, dopo un inizio di stagione pessimo.
Carlo Ancelotti attale allenatore del Real Madrid, guadagna circa 6 mln di euro, mentre l’emergente Roberto De Zerbi allo Shakthar, ne prende ben prende 3 annui.
Ci sono altri tecnici – sempre guardando all’estero – che hanno tentato avventure decisamente più esotiche anche se estremamente meno remunerative. Massimo Ficcadenti è ormai trapiantato in Giappone, dove guadagna poco più di 760 mila euro, mentre Francesco Moriero, ha scelto addirittura di trasferirsi alle Maldive, dove lo stipendio irrisorio non è stato certamente fondamentale a perorare la sua scelta.
Gli allenatori della Serie A guadagnano stipendi importanti. La cifra che ha permesso il ritorno di Max Allegri a Torino è stata decisamente considerevole. Il mister guadagna molto più rispetto al passato. Ora lo stipendio di Max arriva a toccare gli otto milioni di euro per una seconda avventura, partita decisamente in maniera sommessa.
Chi è stato da subito duro a fare sconti – come immaginabile – è Josè Mourinho. Il tecnico portoghese quest’estate ha firmato con la Roma un contratto per sette milioni di euro annui, mica bruscolini. Lo Special One dopo le sfuriate dei mesi passati però sembra ora aver capito l’antifona e non sembra intenzionato a chiedere tanto altro al mercato. Mou sa benissimo che i tifosi potrebbero ben presto rinfacciargli i costi del suo contratto e lo stesso potrebbe fare la società, qualora i risultati continuassero a non arrivare. Un altro ingaggio importante, anche se decisamente inferiore a quello del portoghese, è quello che interessa Simone Inzaghi. Il tecnico piacentino, che ha ereditato la panchina dei campioni d’Italia ha un salario che viaggia sui quattro milioni di euro a stagione, ma sa di avere comunque tra le mani una rosa decisamente competitiva, per lottare su tutti i fronti.
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Le cifre di 3,2 mln è per Luciano Spalletti e per Stefano Pioli sono consistenti, ma entrambi tecnici finora, non hanno vinto ancora nulla o quasi. Anche i tre milioni di Maurizio Sarri alla Lazio con opzione rinnovo sono considerevoli, anche se il tecnico partenopeo nel suo palmares almeno un’ Europa League ed un campionato li può vantare. Leggermente meno di Sarri, prende Gian Piero Gasperini all’Atalanta che però, malgrado non abbia vinto nulla, dovrebbe prendere molto più per quanto fatto vedere in campo.