Il Milan batte il Cagliari, si tiene stretto il primo posto e raggiunge un primato storico: non accadeva dal 1968 e Pioli mette un altro mattoncino in una stagione da record.
Un flash di Bennacer, dopo una azione orchestrata in maniera magistrale. Basta la perla del centrocampista per stendere un Cagliari coriaceo, costretto ad inchinarsi ai rossoneri ma capace al 90′ di far correre un brivido sulla schiena dei tifosi avversari con la traversa colpita da Pavoletti.
La fortuna, si sa, aiuta gli audaci, e in tal senso il Milan ci ha provato più volte, con l’unico obiettivo di allungare sull’Inter, tenere a distanza il Napoli ed essere padrone del proprio futuro. Tre punti di vantaggio non sono tanti, ma in un campionato combattuto essere davanti a tutti è una iniezione di fiducia pesante, e si trasforma anche in un clamoroso record.
Pioli può esultare, anche i numeri e i primati testimoniano che può essere l’anno giusto per vincere lo Scudetto. I pezzi del puzzle si incastrano, e il prossimo turno dopo la sosta sarà decisivo. Il Napoli andrà a Bergamo, l’Inter farà visita alla Juve e i rossoneri in casa col Bologna potrebbero davvero alimentare il loro sogno.
Pioli fa la storia: il Milan ci riesce dopo 60 anni
La rete di Bennacer non vale solo il primato ma anche uno storico record. Per 15 giornate di fila i rossoneri sono andati a bersaglio in trasferta, e non accadeva dal 1968. In quella stagione Prati fu capocannoniere della Serie A, ma cosa più importante al termine di una lotta serrata fu il Milan ad alzare lo Scudetto scalzando la Juventus.
Una vittoria arrivata al termine di una stagione all’inizio molto combattuta, con un finale dominato da un ‘diavolo’ capace di incamerare un vantaggio di 9 punti sul Napoli e 10 sui bianconeri. Corsi e ricorsi, ma soprattutto numeri che iniziano a dare la dimensione del lavoro di Pioli. La difesa sembra blindata, gli incontri con le big hanno sempre visto la sua squadra vincere, e anche i record testimoniano che la strada è finalmente in discesa per i tifosi.
Ora arriva la parte più delicata per una squadra che è stata capace di rincorrere, di stringere i denti dopo aver perso il primato e poi di riprendersi con forza la vetta. Serve la consapevolezza di poter resistere fino alla fine del torneo davanti a tutte, ma Pioli guida una squadra matura. Un collettivo da record che vuole scrivere un’altra pagina storica nei già vasti almanacchi del club.