La vicenda Dybala impone riflessioni più ampie alla Juve che incassa il messaggio di un calciatore: “Deluso da questi anni, qui non vinco più”.
Il gioco prima ancora della qualità del singolo. Allegri spezzerà pure il sogno di quei tifosi innamorati più della giocata e dello spettacolo che del risultato, ma il concetto è scolpito ormai su tutti i muri alla Continassa. Non c’è successo senza un’idea tattica che coinvolga tutti, alla faccia di Dybala verrebbe da dire.
L’addio però è stato traumatico, inutile dire il contrario, soprattutto quando il soprannome che i tifosi ti hanno dato è la “Joya”. Un concetto, quello di gioia, che si è nuovamente spento in Champions e che in campionato passa da una rincorsa realmente complicata.
Da queste considerazioni parte il club e riflette già in vista della prossima stagione. Il sacrificio dell’argentino dovrebbe essere l’unico ma il condizionale è obbligatorio quando basta un “No”, pronunciato da Arrivabene, alla domanda su una possibile riapertura delle contrattazioni con Dybala.
La strada, almeno queste sembrano le indicazioni, è già tracciata. Lavorare per mantenere in rosa gli elementi in bilico, e rafforzare quei reparti che sono bersaglio delle critiche. Spesso giuste. In tal senso i vertici del club analizzano le parole in arrivo dal calciatore, spietato nell’analizzare gli ultimi anni con il suo club.
Juve, il calciatore lancia un messaggio chiaro: ora che fai?
Geometrie e forza fisica. Soprattutto verticalizzazioni e inserimenti. La Juve di Allegri dovrà ripartire da questi concetti. L’innesto di Vlahovic ha aiutato molto il tecnico, ma il serbo da solo non può garantire gol a grappoli, che dovranno arrivare per forza di cose anche dal centrocampo. L’assist, non sul campo ma direttamente dai tabloid, lo fornisce una vecchia conoscenza a Torino.
“Dobbiamo essere onesti, non sono soddisfatto degli ultimi 5 anni, ma proprio per niente”. Parole di Paul Pogba, intervistato a Le Figaro e spietato nel ribadire che la sua esperienza al Manchester United potrebbe realmente essere giunta al capolinea. “Quest’anno è ormai un capitolo chiuso – ha ammesso –, non vinceremo più niente, al Manchester o altrove io voglio alzare trofei”.
Si facciano avanti le pretendenti sembra essere il messaggio di Pogba, che ora attende e apre le porte alle richieste in arrivo. Resta da capire quali siano le sue pretese, al momento altissime e legate ad un contratto faraonico con i Red Devils.
La Juve riflette, divisa fra Zaniolo, Milinkovic Savic e il francese, mai così determinato nell’aprile all’addio. Il messaggio però è arrivato forte, sia a Manchester che a Torino, e un possibile innesto di Pogba potrebbe far risalire l’umore dei tifosi, sotto i piedi dopo un addio che ha lasciato il segno.