La rivoluzione è totale: la nazionale della ‘ripartenza’ è già fatta

Sembrerà anche assurdo parlare adesso di rivoluzione nella Nazionale, ce ne rendiamo anche conto, ma voltare pagina (mai come in questi casi serve eccome). Ed è per questo motivo che è stata stilata la formazione del futuro

Quali sono i calciatori, in grande prospettiva, che possono dare una grande mano alla nostra nazionale che nella serata di ieri non è riuscita a qualificarsi (per la seconda volta consecutiva) per l’edizione della Coppa del Mondo? Noi una idea ce la siamo anche fatta, aspettiamo solamente la vostra opinione.

Delusione Italia © LaPresse

Nazionale, via alla rivoluzione

Probabilmente fa molto più male questa che quella ottenuta più di quattro anni fa contro la Svezia. In quel caso avevamo una doppia possibilità. Nella serata di ieri ci giocavamo il 50% della qualificazione ed abbiamo miseramente fallito. Tra l’altro in casa nostra, al ‘Renzo Barbera’, dove i tifosi si sono sentiti in diritto di fischiare gli azzurri per lo spettacolo osceno che avevano offerto in campo. E’ tempo di rivoluzione e ci sarà, questo è poco ma sicuro. Difficile che lo sia con Roberto Mancini visto che, da quanto arriva da Coverciano, si parla di addio. Tra i calciatori, invece, c’è già chi sta pensando al ritiro dalla nazionale per lasciare spazio al futuro che verrà. Già, chi chi sarà in questo fantomatico futuro? L’obiettivo è qualificarsi per il Mondiale 2026. Tutto dipenderà da noi, come sempre abbiamo fatto fino a questo momento, anche se abbiamo risposto “assente”. Non solo: il prossimo format sarà a 48 squadre, vuole dire 16 in più di quella attuale a 32. Se riusciamo a fallire anche in quel caso…

Nazionale, aria di rivoluzione: il futuro azzurro

Gianluca Scamacca © LaPresse

Si ripartirà quasi certamente da Gianluigi Donnarumma. In porta stiamo messi abbastanza bene: Alex Meret, Alessio Cragno, Pierluigi Gollini. Se ci aggiungiamo anche il pilastro dell’Under 21 come Marco Carnesecchi allora ci va più che bene.

Difensori: si ripartirà da Gianluca Mancini e Alessandro Bastoni che contro la Macedonia si sono comportati anche bene, fino a quando non è arrivato quel gol clamoroso che ha tagliato le ginocchia di tutti.  Da non sottovalutare anche i due atalantini Scalvini e Lovato. Da tenere in considerazione anche Mattia Viti, Simone Canestrelli, Lorenzo Pirola e Raoul Bellanova oltre a Fabiano Parisi.

Centrocampo: Spazio a Sandro Tonali e Nicolò Barella insieme a Lorenzo Pellegrini. Anche Fagioli della Juventus (ma in prestito alla Cremonese) può fare bene. Anche Tommaso Pobega scalpita, Nicolò Zaniolo (incrociando tutte le dita possibili) può dare una grande mano.

Attaccanti: Spazio alla linea verde del Sassuolo formata da Raspadori e Scamacca. Poi ci sono Lorenzo Lucca e Luca Moro. Aspettando il ritorno di Federico Chiesa, questi sono i giovani che potrebbero farci (speriamo) vivere delle nuove emozioni in futuro. Per il momento, però, dobbiamo ingoiare il veleno perché la delusione è tanta.

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