Non solo Dybala: in casa Juve un altro addio è stato già deciso. La rivoluzione è in atto ma il club dovrà sostituire i partenti e non sarà facile.
Un vero e proprio terremoto, non solo mediatico, ma anche nelle scelte che cambieranno inevitabilmente il volto alla Juve. Il benservito a Dybala, inatteso è traumatico, è il chiaro segnale che la rivoluzione è già iniziata. Porterà una ventata di novità, ma anche molti dubbi, legati alle difficoltà nel reperire sostituti all’altezza di chi partirà.
Il club lavora su due fronti. La sensazione è che ci siano priorità sui calciatori ai quali rinnovare il contratto, legate però ad offerte che non sarebbero in linea con le richieste. Appare chiaro a questo punto che Dybala potrebbe non essere l’unico a dire addio, e ci sarebbe un altro elemento in rosa per cui l’accordo sembra lontano.
La Juve avrebbe scelto inoltre di continuare sulla strada della fermezza. Gli affari si fanno solo alle condizioni proposte dalla società, decisa a non indietreggiare pur mostrando la volontà di trattenere tutti in rosa. Basterà? Per in calciatore che sta discutendo il rinnovo probabilmente no.
L’obiettivo principale è blindare Cuadrado. Non dovrebbero esserci problemi, nonostante un’offerta al ribasso che il calciatore sembra disposto ad accettare. Mancherebbero solo le firme ma la stretta di mano sarebbe una formalità, così come per De Sciglio. Anche nel caso del pupillo di Allegri i pezzi del puzzle si sono incastrati alla perfezione.
L’esterno sente la fiducia dell’allenatore, sa bene che troverà spazio e ama un ambiente ormai convinto dalle sue prestazioni. Resta invece in bilico il rinnovo di Bernardeschi. La cifra richiesta è alta, e la distanza con il club così ampia da sembrare al momento incolmabile.
Il calciatore chiede 4 milioni, la Juve sarebbe ferma su una cifra che si aggira fra i due e mezzo e i 3 a stagione. Non ci sarebbe inoltre l’intenzione di trattare alla Continassa. Il club ha fatto la sua proposta definitiva sottolineando con fermezza che non si muoverà dalla cifra. A questo punto la firma sembra lontanissima e l’addio appare una opzione tutt’altro che remota.
Sarebbe la seconda separazione eccellente e sullo sfondo resta il Milan. Difficile però trovare almeno in Italia un club che possa accontentare l’ex Fiorentina. Proprio per questo resta aperta una piccola porta per la permanenza in bianconero. Prendere o lasciare. Ora tocca al calciatore.