Roberto Mancini ha già scelto di restare al timone della nazionale: per lui arriva però una proposta che può cambiare le carte in tavola.
Certezze. La parola chiave è questa. L’Italia dovrà ritrovarsi partendo da punti fermi dopo un terremoto che ha messo giustamente in discussione tutti. Le indicazioni dei calciatori danno fiducia a Mancini, e la sua scelta sarebbe già stata comunicata alla Federazione.
Il tecnico vorrebbe restare al timone della nazionale, e la risposta è affermativa un po’ per comodo, ma anche perché non tutte le colpe sono da addossare al commissario tecnico. Un eventuale rottura porterebbe infatti ad un vero e proprio scossone anche in Federazione, ed è chiaro che a distanza di qualche giorno nessuno ha deciso di lasciare il proprio incarico, con la ferma volontà di bissare il successo all’Europeo e puntare con forza ai prossimi Mondiali.
Mancini sa bene che il compito è difficile ma ama le sfide. La sua posizione è inoltre blindata dai calciatori e da molti tifosi, non del tutto convinti che il flop azzurro sia a causa di suoi demeriti. Tutto lascia quindi pensare che la ricostruzione partirà da lui, ma arriva una possibile offerta a cambiare i piani, e la portata della proposta di sicuro sarà valutata dal ct.
Mancini incassa la super offerta: un top club sulle sue tracce
Il Mattino svela una pista che potrebbe cambiare drasticamente le carte in tavola. Pare infatti che già prima di puntare su Conte il Tottenham abbia fatto un tentativo per affidare la guida tecnica a Mancini, incassando un secco rifiuto.
Per il commissario tecnico però potrebbe arrivare un’offerta ancora più importante, e di sicuro sarà presa in considerazione. Sulle sue tracce ci sarebbe infatti il Psg, deciso a rompere con Pochettino ripartendo da un allenatore esperto e in grado di gestire i campioni in rosa.
Il commissario tecnico sembra orientato almeno al momento a tracciare una nuova strada per arrivare ai Mondiali del 2006. Lo impone la débacle della nazionale e un progetto in cui la fiducia in lui resta altissima. La prospettiva però di rilanciarsi a Parigi con una squadra ricca di campioni, in cui ritroverebbe molti azzurri e potrebbe prelevarne altri, non è assolutamente da sottovalutare.
Saranno le sue dichiarazioni a fare chiarezza sulla veridicità di tale opportunità. Continuare a ribadire la volontà di restare in nazionale chiuderebbe le porte ad eventuali proposte. Il silenzio invece potrebbe essere un messaggio ancora più diretto, in un momento in cui per tutti, e soprattutto stasera, sarà impossibile tacere davanti ai microfoni.