L’ipotesi ripescaggio tiene con il fiato sospeso i tifosi dell’Italia: ecco quale è la verità sulla possibilità di vedere gli azzurri al Mondiale e quanto durerà l’attesa per avere risposte definitive.
C’è un dato che va sottolineato. Prima ancora di rendere le aspettative sogni che sembrano proibiti. Le possibilità che l’Italia possa essere ripescata sono praticamente nulle. Restano alcune piccolissime porte aperte. Così strette da cancellare ogni speranza nella Federazione prima ancora che nei tifosi.
Il flop con la Macedonia è una sentenza che potrebbe essere cancellata solo da una serie di incastri al momento quasi impossibili da verificarsi. In sostanza, se è vero che ci sono federazioni sospese o a rischio di squalifica dalla FIFA, è altrettanto corretto sottolineare le parole di Infantino. Di recente il presidente ha affermato che tutte le federazioni al momento bloccate o a rischio sanno cosa fare per essere riammesse, e per non alimentare ulteriori equivoci o false speranze, 24 ore fa ha rincarato la dose sbarrando la porta agli azzurri.
“Ripescaggio Italia? Sono triste, mi viene da piangere così come a tutti i tifosi non solo azzurri – ha dichiarato Infantino – ma siamo seri, per favore. Riflettiamo invece sullo stato del calcio e sulla valorizzazione dei giovani talenti, che sono il futuro”. Poche parole per chiedere di evitare di alimentare speranze ed escludere una ipotesi che resta quindi un miraggio. Esiste però una deadline che può chiudere tutto.
Ripescaggio Italia: speranze al lumicino, ecco quando si saprà ufficialmente
Sono in primis i riflessi della guerra in Ucraina a destabilizzare anche il mondo del calcio. Fra rinvii e un quadro delle qualificate ancora non definito, non sembrano però esserci possibilità che qualche squadra possa fermarsi al palo a causa del conflitto. Una buona notizia verrebbe sportivamente da dire, perché nessuna nazionale meriterebbe di fermarsi a causa della guerra. Ecco quindi che le uniche fragilissime speranze sono legate a qualche sospensione a ridosso del torneo che possa liberare posti.
La sensazione alla luce della situazione attuale è che non ci sia neanche una minima porta aperta quindi, e che la strada più concreta, e di sicuro più corretta nei confronti di chi ha strappato il pass mondiale sul campo, sarebbe riflettere sugli errori per ripartire con un nuovo progetto. Nel calcio però si sa, tutto può accadere, e a distanza di mesi ancora dall’inizio della competizione, il quadro è in evoluzione.
Non c’è quindi una vera e propria data che sancirà la fine delle speranze per i tifosi dell’Italia. Tutte le federazioni eventualmente sospese possono rimettersi in regola per essere reintegrate dalla FIFA. Anche in tempi relativamente stretti. Per questo il discorso è al momento da considerarsi chiuso. Salvo colpi di scena clamorosi che regalerebbero all’Italia una volo per il Qatar di sicuro non meritato sul campo. Ma questo è un altro capitolo.