Rischia di scoppiare un vero e proprio caso dopo l’allarme di un tecnico: la Serie A parte con il botto non solo per le tante reti e le emozioni, ma anche per un caso che sta agitando le acque in un club.
Gol a raffica, nuovi arrivi già decisivi e pronti a dimostrare ai tifosi di poter essere protagonisti e grandi emozioni.
La Serie A è partita con il botto, ma neanche il tempo di chiudere l’ombrellone, e gli italiani potrebbero già assistere a qualche clamoroso ribaltone. L’inizio anticipato, con il mercato ancora aperto, per molti è una buona notizia. Potrebbe essere il giusto modo di intervenire se qualcosa non va per il verso giusto. Per altri invece perdere punti in questa fase può già essere pericoloso e decisivo.
Accadde la passata stagione alla Juventus, costretta a rinunciare a Ronaldo, e incapace di sostituirlo per via del poco tempo. Allegri ebbe conseguenze pesanti in termini di risultati, ma non nella fiducia del club. In questa stagione quindi il mercato potrebbe creare tensioni, e per certi versi lo sta già facendo. L’esempio è il Torino, che è riuscito a rimediare, ma c’è un altro club che rischia di pagare a caro prezzo alcune trattative fallite e le richieste non esaudite del tecnico.
Serie A, c’è un caso che scotta: ecco cosa sta accadendo
In casa Atalanta le acque sono agitate, e mai come in questa stagione alcune voci di mercato potrebbero destabilizzare l’ambiente. La sensazione è che molti pupilli di Gasperini siano sacrificabili. Da Malinovskyi a Muriel in tanti non sono certi del posto, e nonostante alcuni buoni innesti di mercato, Gasperini ha chiesto altro. Parlando dell’ucraino ha sottolineato che i calciatore non è un attaccante, e che se il club cerca un uomo da più di 6 gol, bisogna virare su un altra pedina.
La sensazione è che l’eventuale uscita di Malinovskyi sia l’unico modo per prendere un altro attaccante, e questo dato emerge anche dalle parole su Ademola Lookman, calciatore ritenuto prezioso da Gasp ma considerato “non un attaccante”. La scelta di Pinamonti, che ha deciso di abbracciare Dionisi al Sassuolo, non è stata forse gradita dall’allenatore dell’Atalanta, che dopo il pari con il Milan è tornato a lanciare messaggi chiari e decisi al suo club.
“Lo rispiego perché forse qualcuno ha difficoltà a capire – ha dichiarato nel post partita -, l’Atalanta ha bisogno di un attaccante. Lo dico da anni – ha proseguito – e da quando abbiamo perso Gomez e Ilicic non abbiamo ricambi”. Poi ancora chiarimenti sulle difficoltà nel lottare per lo scudetto che secondo Gasperini non è un obiettivo realistico senza alcune pedine, e ancora un messaggio in cui ha sottolineato che se chiedere giocatori offensivi è nelle possibilità dell’allenatore si riconoscerà nel ruolo, altrimenti “a Bergamo è diventata difficile”. Parole pesantissime quindi, che potrebbero avere un effetto boomerang e rendere la convivenza molto più complicata.