Il Ct della Nazionale, Roberto Mancini, parla del momento della selezione azzurra e fa arrivare un ‘messaggio’ a Zaniolo
Le due gare di fine settembre, per la Nazionale italiana di calcio, hanno portato in dote le vittorie contro Inghilterra e Ungheria. Con esse, è arrivata la qualificazione alla fase finale di Nations League da disputarsi il prossimo mese di giugno: gli azzurri si contenderanno il trofeo con Spagna, Olanda e Croazia. Di certo, non è qualcosa che può lenire la tremenda delusione derivata dall’aver mancato la qualificazione ai Mondiali per la seconda volta di fila. Ma può aiutare ad affrontare il futuro prossimo con un po’ più di serenità.
Il Ct Roberto Mancini ha ritrovato in parte lo spirito dei momenti migliori della sua Nazionale. E, anche ricorrendo a qualche cambiamento tattico, ha trovato un buon apporto da parte di elementi che possono tornare utilissimi per il futuro. Sugli scudi Raspadori ma anche Dimarco, è tornato ai suoi livelli Donnarumma. La costruzione di un nuovo ciclo riprenderà in primavera, con le prime gare di qualificazione a Euro 2024, con l’Italia che dovrà difendere il titolo di campione in carica. Mancini può coltivare un po’ più di ottimismo e sperare magari, a lungo termine, nel recupero di alcuni infortunati o assenti che non hanno potuto, ultimamente, dare il loro contributo. Prossimamente, l’intenzione, da parte sua, per costruire il domani azzurro è ampliare ulteriormente la platea degli azzurrabili. Da questo punto di vista, il Ct ha sempre avuto le idee chiare, aprendo le porte specialmente a coloro che manifestino in tal senso voglia di partecipare e senso di appartenenza. Non casuale, l’elogio a Immobile, nonostante l’infortunio, con un monito che era apparso già piuttosto preciso: “Questa Nazionale bisogna amarla un po’ di più”. E ora, un ulteriore messaggio, una dichiarazione di intenti che sembra avere un destinatario specifico (o forse più di uno).
A margine del Social Football Summit che si è tenuto a Roma, Mancini ha infatti dichiarato: “Abbiamo l’obiettivo di andare in America e cercare di vincere: dovremo aspettare altri quattro anni per andare ad un Mondiale, ma c’è un clima positivo nei miei confronti ed è quello che mi ha convinto a restare. Capisco alcuni momenti e stati d’animo dei ragazzi, certe cose le ho fatte anch’io. La porta della Nazionale è sempre aperta, anche a chi non ha avuto comportamenti giusti: basta chiedere scusa ai compagni di squadra”. Inevitabile pensare a Zaniolo e Kean, che non hanno avuto trascorsi felicissimi nelle ultime convocazioni in azzurro, ma nelle cui doti Mancini crede eccome.