Gigi Moncalvo ha chiarito su Tv Play alcuni passaggi nel terremoto che ha coinvolto la Juve e sul ritorno di Del Piero è stato categorico.
Le dimissioni del Cda, le parole di Agnelli ed Elkann, poi l’inchiesta e i rischi per il club. In casa Juve il momento è caldo, ma mentre Exor prova a riempire le caselle rimaste vuote, e alcuni tifosi sognano grandi ritorni, cresce il timore per l’intervento della procura e per i riflessi che avrà.
Tv Play ha quindi deciso di chiedere il parere del giornalista e scrittore Gigi Moncalvo, che ha analizzato gli scenari svelando alcuni dettagli sulle decisioni di Elkann. “Ha lasciato le impronte – ha esordito – nominando subito il direttore generale che è amministratore di Gedi. La seconda è che una società per azioni non può esistere senza consigliere in carica e Arrivabene è sempre un uomo di Elkann”. Poi la verità sulle dimissioni di Agnelli, con un retroscena inedito.
“Non si è dimesso – ha chiarito Moncalvo a Tv Play –, è stato costretto a farlo, e il golpe di John Elkann lo hanno portato avanti 4 donne”. Arrivano quindi i nomi. “Suzanne Heywood, arrivata da Southampton e managing director di Exor è stata incaricata di seguire la vicenda Juventus. Ha dato istruzione a tre membri del Cda, con Daniela Marilungo che ha preteso di mettere nel comunicato le motivazioni. Poi ci sono la Hughes e Assia Venier. Insieme a loro, Vellano, uomo di John Elkann, e quando questi si sono coalizzati, Agnelli ha capito che non era giornata. Gli è rimasto solo un voto, Nedved come sempre ha tentennato e alla votazione finale sono rimasti 6 voti contro due e mezzo”. Riflessi pesanti quindi, anche sul campo. “Per il Napoli la strada è spianata, la Juve è in mano a ragionieri e fiscalisti, gente che di campo e allenatori ne sa poco”.
Moncalvo su Allegri e Del Piero
Più potere ad Allegri quindi. Inevitabile, visto che l’allenatore è l’unica figura che dovrà occuparsi delle vicende in campo dopo le tante dimissioni. “Andò via perchè voleva un ruolo alla Ferguson – chiarisce Moncalvo a Tv Play – può darsi che adesso possa essere promosso anche nel ruolo di General Manager”. E su Del Piero nel ruolo da presidente per Moncalvo le speranze sono poche. “Non credo, non vogliono altri stipendi. La Juve non cuole più spendere una lira, e Del Piero non andrebbe gratis”.
Infine un passaggio sull’inchiesta e sui possibili riflessi. “Bisogna capire perché Elkann ha preso questa decisione. Ha fatto piazza pulita per dimostrare che manda via chi si è macchiato di colpe, chiedendo un occhio di riguardo magari alla giustizia”.