“La giurisprudenza sul tema plusvalenze ha sempre sbattuto contro un muro”: il giornalista svela i rischi per la Juve.
La Juve si difende, lo farà dopo le accuse della Procura e proverà a ritracciare quanto accaduto nel caso delle plusvalenze. Non sarà semplice, ma la sensazione è che la vicenda ha già una sua giurisprudenza, che in passato “ha sbattuto contro un muro”.
Ai microfoni di TVPLAY, su Twitch, il giornalista Valerio Piccioni ha detto la sua sul terremoto in casa bianconera, sottolineando i rischi per il club e analizzando gli scenari futuri. “La riapertura del processo credo sia possibile solo davanti ad una intercettazione talmente esplicita da portare a questo. Al momento non ci sono, bisogna vedere se compariranno”.
Resta però il caos stipendi. “Le carte sembrano molte in tal senso – ha ammesso Piccioni -, e in effetti quello esporrebbe la Juventus a dei rischi e delle sanzioni, che però non produrrebbero scenari catastrofici come quelli che sono previsti per chi cambia le carte in tavola per iscriversi al campionato. In questo senario è difficile dimostrare una cosa del genere”.
Festa spiega il suo punto di vista analizzando i rischi per la Juve. “Abbiamo due filoni, uno parcheggiato in soffitta relativo alle plusvalenze, l’altro che riguarda il monte ingaggi. Abbiamo quindi una ipotesi catastrofica che io definisco improbabile”. Festa si spiega ai microfooni di TVPLAY. “Bisogna accertare il fatto che queste irregolarità gestionali hanno dato la possibilità alla Juve di iscriversi al campionato di Serie A. Poi ci sono le situazioni relative a compensi extra contrattuali non depositati in Lega, ma qui è diverso, perchè i magistrati scrivono che realmente ci sarebbero scritture private relativamente all’accordo 2022-21 su mensilità a cui i calciatori hanno rinunciato. Secondo la procura è unn sola, per il club quattro”.
Ecco quindi la valutazione sui rischi per i bianconeri. “C’è il rischio di una multa in una prima ipotesi, o uno o più punti di penalizzazione, nella seconda direttamente di tanti punti di penalizzazione. Bisogna aspettare questa valutazione, ma su questo fronte non ci sono tutti questi precedenti come nelle plusvalenze, dove la giustizia sportiva e ordinaria, salvo in rare eccezioni, si sono arenate difronte al problema sull’impossibilità di stabilire valutazioni oggettive sul valore dei calciatori”.