Su TVPLAY arrivano le parole dell’ex magistrato Luca Palamara: ecco quali sono i rischi e il retroscena sulle plusvalenze.
“Non è la prima volta che se ne parla, si tratta di un problema che venne fuori nel 2000, con una situazione di crisi del calcio italiano”.
L’ex magistrato Luca Palamara, ai microfoni di TVPLAY, analizza rischi e scenari per la Juventus, svelando che il problema è molto complesso. “L’indagine del doping amministrativo nacque in contrapposizione con quella del doping farmacologico – ha ammesso Palamara –, e questi due aspetti, insieme alle scommesse, sono stati i tre filoni che hanno portato la magistratura ad entrare nel calcio”. Arriva quindi una prima spiegazione sul motivo che spinge i magistrati ad analizzare i conti dei club.
“Mentre le società normali falliscono, quelle di calcio hanno un problema più complesso. Oggi riaffiorano tutti questi aspetti”. Anche in casa Juventus quindi, che fa i conti con una indagine pesante e complessa. Palamara analizza ciò che sta accadendo e gli scenari nei prossimi mesi, sia dal punto di vista penale che sportivo.
Palamara analizza gli scenari per la Juve. “Fallimento? Bisogna capire gli atti depositati. In secondo luogo valutare le carte trasmesse alla procura federale e vedere chi è coinvolto. Dal punti di vista penale c’è il problema della responsabilità della società, ma su questo bisogna dimostrare”. E su quello sportivo? “Sarà possibile valutarlo solo quando sarà chiara la situazione e quali saranno gli accertamenti”.
Resta però la necessità di gestire un problema ben più vasto. “In queste situazioni bisogna mettere da parte il tifo – ha ammesso Palamara a TVPLAY – e fare in modo che accertamenti e regole siano uguali per tutti. Si tratta di un problema non solo italiano ma internazionale. A parte il miracolo che sta facendo Spalletti il divario è importante”.