Ronaldo cerca una sistemazione che possa garantirgli successi ma “deve fare un passo indietro”: ecco l’annuncio.
Le lacrime, i capricci, la sensazione chiara, mostrata dal suo tecnico e dai portoghesi a tutto il mondo, che quel calciatore che ha fatto la storia non è più insostituibile.
Ronaldo ha mostrato il suo disappunto e lo ha fatto in maniera palese, come ogni sua mossa nell’ultimo anno. Ha salutato il Manchester United dopo una serie di battibecchi con il tecnico, ha risposto via social alle critiche ma non ha convinto. Poi il mondiale, un posto da titolare che si è trasformato nella panchina anche in match importanti, nuovi musi lunghi e le lacrime finali. Quelle di chi sa bene che una lunghissima e incredibile carriera da dominatore della scena sta per finire, e che di occasioni buone per alzare trofei ce ne saranno poche.
Resta però una svolta possibile, ed è definita “un passo indietro” in una intervista in cui arriva un segnale su quello che potrebbe essere il prossimo passo di Cr7 diviso fra l’accettare offerte faraoniche giocando in campionati di non alto livello, o tentare di vincere ma in un altro ruolo.
Ronaldo riflette e arriva l’annuncio: “Brutto periodo, ecco cosa può accadere”
Intervistato su TvPlay, il giornalista Federico Strumolo ha analizzato il mondiale fra sorprese e certezze, rispondendo anche ad una domanda su Cristiano Ronaldo. La sensazione è che in Qatar si sia chiusa una storia lunghissima fatta di trofei personali e di squadra, di record sgretolati e dualismi epici. Qualcosa di bello però, nel futuro di Cr7, potrebbe ancora accadere, ma serve una svolta netta.
“Ronaldo deve fare quel passo per diventare quel giocatore che fa crescere anche gli altri – ha ammesso Strumolo a TvPlay –, come ha fatto Ibra. Sono d’accordo su questo momento di Ronaldo, vive un periodo che capita a tutti, il fine ecarriera. È un momento in cui devi accettare di fare una passo indietro”.
Il mondiale in Qatar in tal senso potrebbe aver fornito una lezione al calciatore. “Non credo si stia divertendo a cambiare squadre e a vivere queste situazioni. Magari senza questo atteggiamento non avrebbe conquistato nulla. È l’altra faccia della medaglia“. Resta da capire quale sia la volontà del calciatore, deciso a competere per i titoli ma al momento senza in mano offerte da club blasonati pronti a garantirgli un contratto pesante e una maglia da titolare per gli obiettivi che contano.