In casa Juventus continua a tenere banco la vicenda legata a plusvalenze e stipendi: ecco cose potrebbe accadere.
Un parere che conta, che arriva durante una analisi concreta e precisa di ciò che sta accadendo in casa della Juventus.
La sensazione è che la ripresa del campionato sposterà in qualche modo i riflettori da una vicenda che sta creando il caso in casa bianconera. Resta però da capire quali saranno le decisioni sulla vicenda che si è già trasformata nelle dimissioni del Cda bianconero, e che potrebbe avere riflessi sulla società.
Ad analizzare ciò che sta accadendo, e quali potrebbero essere i riflessi dell’indagine della procura di Torino, è intervenuto l’avvocato Roberto Afeltra, ed ha chiarito un aspetto fondamentale prima di analizzare approfonditamente quali saranno gli scenari. “La Procura di Torino non è troppo severa. Per mia esperienza personale è perfetta, non eccede da un lato e neanche dall’altro. Le plusvalenze? Sono un problema in Italia fin dal 1942, mancano le norme“. Poi l’analisi sui rischi per il club bianconero.
Intervenuto ai microfoni di TvPlay, l’avvocato Roberto Afeltra ha chiarito alcuni aspetti della vicenda che sta coinvolgendo la Juventus. “Nessuno dice che finirà a tarallucci e vino – ha ammesso -, ma la Juventus va giudicata per i fatti accertati. C’è una violazione del comma 1 dell’Articolo 31, visto che non ha depositato le documentazioni private per gli stipendi, quindi c’è ammenda con diffida”.
I tifosi possono tirare un sospiro di sollievo, ma arrivano alcune precisazioni su quelli che potrebbero essere gli sviluppi futuri. “Poi bisogna verificare il comma 2 dell’articolo 31, in cui ci sono molte più punizioni. Quando si dice che la Juve può essere radiata è giusto, perché nel tipo di violazione contestabile con la manovra stipendi, qualora si verificassero illeciti, sarebbe passibile di penalizzazioni, retrocessioni, fino alla radiazione”.
Poi la precisazione: “Chiné si deve scontrare con l’accordo collettivo con i calciatori, che prevede che gli stipendi si possano posticipare, l’articolo 31 comma 3 non è applicabile a questa sede, se viene contestata alla Juve bisogna contestarla a tutti i calciatori coinvolti. Per questo motivo la Procura Federale sta aspettando prima di esplicitare il nuovo capo d’imputazione. La gente non vuole rendersi conto che fra Procura e Juve c’è solo un giudice terzo che ha detto alla procura che per i falsi in bilancio non c’è niente. Bisogna verificare quanto c’è sul problema stipendi”.