Il calcio italiano in lutto per la scomparsa di Gianluca Vialli, ore di cordoglio per la morte dell’ex attaccante: il retroscena
Era una notizia, purtroppo, nell’aria già da alcuni giorni, da quando le sue condizioni di salute si erano improvvisamente aggravate. Gianluca Vialli ci ha lasciato, a soli 58 anni, stroncato da un cancro al pancreas contro cui combatteva da tempo.
L’ex attaccante è morto a Londra, dove era ricoverato dopo aver iniziato il nuovo ciclo di cure che lo aveva portato ad abbandonare il ruolo di capo delegazione dell’Italia. Un ruolo che tutti, nell’ambiente e non, speravano che avrebbe potuto riprendere in seguito. Le cose, invece, sono andate diversamente. L’ex attaccante azzurro, di Cremonese, Sampdoria, Juventus e Chelsea, lascia un grande vuoto, testimoniato da tutto il mondo del calcio che gli sta tributando il suo ricordo e il suo saluto.
Un ricordo inevitabile per Stefano Benzi, giornalista che ha avuto modo di conoscerlo molto da vicino negli anni alla Sampdoria e che a TV Play ha parlato a lungo dell’ex campione: “E’ difficile trattenere le lacrime anche se mi aspettavo questa notizia da un po’ – E’ una persona la cui qualità non si può quantificare. Poteva fare il miliardario e la bella vita senza mai dare calci ad un pallone, era figlio di grandi imprenditori, invece scelse il calcio, la famiglia quasi ne soffrì. Ma lui era uno fuori dal comune, intelligente, scaltro e raffinato come pochi, sarebbe riuscito in qualsiasi cosa nella vita. Di Gianluca mi porto dietro un ricordo incredibile, esprimeva gioia di vivere da tutti i pori e aveva il senso del divertimento. Lo ricordo sempre scherzoso, e nel modo in cui ha affrontato con grande dignità la malattia, senza mai fare la vittima. Nel corso della sua carriera ci eravamo allontanati, ma ha continuato a leggermi a distanza di anni e a volte mi faceva i complimenti. Di recente mi aveva messo like ad un post su Instagram, non sapevo cosa rispondergli e gli avevo scritto solo ‘Torniamo a cena a Quinto al mare?’, dove viveva e dove c’era un ristorante in cui andavo sempre perché c’era lui. L’Europeo vinto dall’Italia? Sono convinto che il suo discorso prima della finale abbia fatto la differenza”.