Milan, è caos con Rafael Leao: problemi sul rinnovo ormai chiari e in una intervista su TvPlay sono svelati i motivi.
Il Milan ora trema. La questione del rinnovo con Refael Leao rischia di trasformarsi in un problema pesante per il club rossonero, deciso ad andare oltre i limiti nelle offerta ma frenato anche dalla decisione del calciatore.
La cifra da spendere è alta ma il rischio di perdere un capitale tecnico ed economico è ancora più cosistente. A questi fattori però si intrecciano alcuni problemi chiaramente espressi dall’entourage dal calciatore e dalla vicenda con lo Sporting Lisbona. Carlo Laudisa, giornalista della Gazzetta dello Sport che da tempo segue la vicenda e ne ha anticipato molti passaggi, in una intervista a TvPlay ha parlato dei possibili scenari, e sottolineato quelli che sono “3 macigni”.
Laudisa sulla vicenda Leao: “I contatti sono stati improduttivi”
Il Milan ha una linea chiara sul mercato. Niente spese folli, nessun braccio di ferro, e lo hanno dimostrato i casi relativi a Donnarumma e Calhanoglu. Il caso Leao però, per come è complicato e articolato, necessita di approfondimenti chiari. Secondo Laudisa, Maldini ha provato a mantenere quella linea, imponendosi una deadline per la chiusura del rinnovo.
“Seguo da vicino la vicenda – ha ammesso a TvPlay –, gli alti e bassi, le dichiarazioni del Milan e l’ottimismo di Maldini prima della coppa di Doha. Ascoltandolo avevamo una deadline, ovvero il 31 gennaio”. Qualcosa però è cambiato. “In seguito alla visita del papà di Leao dopo il match con la Roma era stato annunciato l’arrivo dell’avvocato del portoghese per la firma, ma in questi giorni i contatti sono stati improduttivi”.
Arriva quindi la spiegazione di quei “3 macigni” di cui Laudisa ha parlato nel suo articolo. “Sono di certo legati alla clausola – ha spiegato il giornalista – perché la famiglia di Leao vuole abbassarla a 80 milioni di euro. C’è però anche il problema dei 19 milioni dovuti allo Sporting Lisbona, e l’entourage del ragazzo vuole che a pagarli sia il suo club. Con questi presupposti il dialogo si è inevitabilmente e fatalmente interrotto. Si è parlato di strappo e di rottura totale, poi in vista del derby è legittimo che il Milan faccia ciò che ritiene, così come che Leao applauda ad una sospensione dei clamori intorno al caso, ma è legittimo anche il diritto di cronaca che è indispensabile quando si parla di calcio”.