Dura presa di posizione da parte di Sabatini che su TvPlay analizza il caso plusvalenze: ecco le sue dichiarazioni.
“Un po’ mi ha infastidito”. Walter Sabatini, in una intervista a TvPlay, ha parlato a 360 gradi del momento del calcio italiano. Dal mercato, di cui è grande esperto, ad alcuni calciatori che hanno stupito in Italia in questa stagione, il direttore sportivo non si è sottratto alle domande, rispondendo in maniera come sempre chiara.
Il focus si è inevitabilmente spostato sul caos che ha travolto la Juve, sui processi, e più in generale su come i club gestiscono i bilanci e alcune situazioni delicate, che spesso si trasformano in problemi extracalcistici. “Un po’ mi ha infastidito – ha detto Sabatini in riferimento al discorso plusvalenze -, però capisco che a volte si annega e per non annegare si cerca ogni strumento. Resta il fatto che quanto accaduto non mi è piaciuto. Per certi versi ha falsato alcuni campionati”.
Sabatini spiega: “Io distruggo un bilancio, lo porto a meno 200 con l’idea di risanarlo attraverso operazioni di questo tipo e questo non funziona. Nel frattempo che tu maturi debiti rinforzi la squadra ai danni di chi non lo fa.
La vicenda non è riferita solo alla Juventus, ma più in generale ad un sistema che non ha regole chiare, e che di certo andrebbe rivisto per evitare problemi e soprattutto disparità fra le gestioni dei club. “Da un punto sportivo è una cosa che non sopporto – ha ammesso Sabatini -, e mi dà fastidio perché noi abbiamo perso campionati a 87 punti. Un senso di fastidio sportivo me l’ha lasciato questa vicenda.
Il direttore spiega meglio alcune dinamiche dei club. “Se una società matura un debito di 200 milioni è chiaro che in determinati periodi ha portato avanti investimenti sul mercato andati a debito. Li hanno accumulati per rafforzare le squadre, ed è quindi chiaro che qualcuno ha pagato questo conto”.
Da questo modo di operare nasce quindi la necessità di cambiare strategia. “Dopo magari hanno pensato di metterla a posto con le plusvalenze fittizie, anche se oggi deve ancora essere provata questa cosa. Siamo ancora in una fase di istruttoria e per questo motivo ci sono dubbi. Non è ancora il caso di stilare una condanna ma sono molto infastidito. Mi sono sentito defraudato”