In una intervista spuntano i nomi dei grandi club interessati a Mourinho: “Si parla di due squadre importanti per lui”.
C’è un dibattito aperto a Roma, che divide i tifosi, ma più in generale infiamma anche i salotti sportivi.
La Roma con Mourinho ha fatto la scelta giusta, ha vinto una Conference League, e ha l’ambizione di alzare il livello per puntare a giocare la prossima Champions League. La sensazione, per molti, è che con un tecnico di grande livello sarebbe stato necessario allestire una squadra ancora più forte. Per altri invece è lo Special One a dover cercare con più forza i successi, badando meno a difendere e provando a far girare in maniera più spettacolare e incisiva la squadra.
Ci sono anche le questioni relative ad alcuni calciatori a tenere banco, ma l’allenatore gode della fiducia della piazza, e a Roma, questo fattore, conta forse più di tutto. Ecco perché i tifosi stanno sempre dalla parte del tecnico, ma il legame fortissimo che si è creato, e lo spessore di un tecnico che gestisce gli spogliatoi col pugno duro, accendono i riflettori di altri club, pronti a lanciare l’offensiva a Mou.
In una intervista su TvPlay, Nuno Campos, ex vice di Fonseca, ha analizzato il lavoro del portoghese alla Roma. “Stiamo parlando di un grandissimo allenatore – ha ammesso –, e per questo i giallorossi possono e devono giocare sempre per vincere”. Secondo Nuno Campos però, la Roma avrebbe necessità di una squadra più attrezzata per arrivare ai traguardi.
“La Roma ha per forza bisogno di avere una rosa più competitiva per arrivare a vincere qualcosa in Italia. Al momento non sono al livello di squadre come Inter e Juventus“. Mourinho potrebbe quindi pretendere qualcosa in più, anche alla luce di una serie di club pronti a tentare di convincerlo a lasciare i giallorossi.
“Non bisogna dimenticare che parliamo di un grandissimo allenatore – ha ammesso Nuno Campos –, ha vinto tantissimi titoli in carriere ed è normale che sia seguito da tantissimi top club. Nonostante lui abbia un contratto che lo lega ai giallorossi, si fa il nome del Chelsea, e c’è chi parla anche del Psg sulle sue tracce. Credo sia lecito farlo quando hai alzato tutti quei trofei”.